Vaccini anti Covid: l’ospedale di Legnano diventa hub

Per il fatidico 'vaccine day' il presidio si sta attrezzando: "Ma saremo operativi a pieno regime solo a gennaio"

L’ospedale di Legnano

L’ospedale di Legnano

Legnano (Milano), 24 dicembre 2020 - E' stato presentato il piano lombardo per la somministrazioni dei vaccini Covid e Legnano risulta essere uno dei 65 hub identificati per conservare e distribuire le dosi di vaccino agli operatori indicati per effettuare le vaccinazioni stesse. L’operazione inizierà subito dopo Natale con l’arrivo a Niguarda, hub regionale, delle prime 1620 dosi. A Legnano certamente nessuno verrà vaccinato il 27. "Probabilmente da noi inizieremo ai primi di gennaio", fanno sapere fonti ospedaliere.«Abbiamo ricevuto da poche ore il dispositivo regionale e dobbiamo verificare, con tutte le direzioni interessate, esattamente cosa e come dobbiamo agire".

Legnano quindi si conferma come polo di riferimento per la sanità regionale. Già alle prime avvisaglie della pandemia, nello mese di febbraio, l’ospedale di Legnano è stato indicato come hub di riferimento per la cura e il trattamento dei pazienti che avevano contratto il Covid. Pazienti che sono stati ricoverati nei reparti adeguatamente adattati all’ospedale di Legnano e in quelli di Magenta (entrambi dotati di rianimazione, e quindi in grado di trattare i pazienti in gravi condizioni) e di Abbiategrasso (dove invece sono stati curati i pazienti che avevano superato la fase critica), mantenendo invece il solo ospedale di Cuggiono per le patologie non-Covid.

In queste settimane, a fronte di un calo del numero dei contagiati, negli ospedali pare sia passata l’emergenza della seconda ondata, che aveva portato ad avere anche più di 500 letti occupati nei tre ospedali (con punte di 240 persone nel solo ospedale di Legnano). Ma nessuno sta abbassando la guardia, sperando che non si debba affrontare una terza ondata. A proposito di vaccinazioni ci sono ancora numerosi anziani e pazienti cronici che, in zona, attendono di poter effettuare la vaccinazione antinfluenzale. Le dosi che inizialmente sono state trasmessa ai medici di medicina generale sono esaurite. "Nei giorni scorsi avevamo segnalato quanti pazienti cronici ancora non sono stati vaccinati. Ci avevano assicurato che nella giornata di ieri ci avrebbero rifornito di nuove dosi ma non le abbiamo ricevute", dice un medico di famiglia.