"Non è un caso isolato, servono interventi"

L'aggressione di una docente da parte di uno studente problematico a Varese solleva riflessioni sul mondo della scuola. Il segretario generale Flc Cgil di Varese invita a non colpevolizzare il disagio e sottolinea la necessità di prestare adeguato aiuto e sostegno agli adolescenti. È necessario investire sul benessere sociale e sulla sicurezza a scuola, garantendo una maggiore presenza di docenti di sostegno e psicologi. Miglioramenti sono richiesti anche per gli insegnanti di sostegno e i precari.

"Non è un caso isolato, servono interventi"

"Non è un caso isolato, servono interventi"

La violenta aggressione subita lunedì mattina da Sara Campiglio, docente all’Enaip di Varese, ferita gravemente con un’arma da taglio da uno studente di 17 anni, problematico, ha aperto una profonda riflessione sul mondo della scuola. Michele Maglione, segretario generale Flc Cgil di Varese interviene sulla vicenda invitando a non colpevolizzare un disagio. "Quanto accaduto alla docente non è purtroppo un caso isolato ma l’ennesimo episodio di disperazione che registriamo con tristezza e sconforto nel mondo della scuola. Noi solidarizziamo con l’insegnante, a cui auguriamo una pronta guarigione e soprattutto di tornare alla sua vita normale".

L’Enaip e la comunità educante che ha assistito inerme "hanno bisogno della sua professionalità, così come solidarizziamo con le studentesse e gli studenti: non possiamo neanche immaginare la paura e lo sgomento che possono aver provato. Tuttavia, al contrario di chi si è affrettato a costituirsi impropriamente parte civile, noi non riteniamo giusto emettere subito un verdetto e colpevolizzare un disagio. Non spetta a noi giudicare, ci penserà chi di dovere. Quando un ragazzo arriva a colpire la sua insegnante per attirare l’attenzione degli adulti, la società ha fallito nel suo processo di integrazione".

Quanto accaduto mette a nudo tutti i limiti della nostra società, per Maglione. "Che è incapace – sottolinea – di prestare il giusto aiuto, sostegno e ascolto. Per questo il Governo, il ministero dovrebbero preoccuparsi di creare le condizioni perché l’inclusione sociale e scolastica, quindi, degli adolescenti avvenga in modo ragionato, adeguato".

Una società complessa a cui bisogna dare risposte articolate, dunque. Anzitutto investendo sul benessere sociale, la sicurezza a scuola, nei luoghi di formazione e di lavoro. E quanto accaduto a Varese deve dare un’accelerazione agli interventi". In particolare per gli istituti professionali, "dove – fa rilevare Maglione - sono più presenti giovani che provengono da contesti difficili e problematici occorre assicurare una maggiore presenza di docenti di sostegno e di psicologi". Maglione richiama anche la necessità di miglioramenti per gli insegnanti di sostegno e per i precari, situazioni trascurate. "Per il sostegno è necessario garantire la continuità didattica, vista l’importanza della presenza per l’alunno in situazioni di fragilità e difficoltà di apprendimento ma in troppi casi l’insegnante cambia di anno in anno e questo non è certo un fattore positivo".

Rosella Formenti