Nell’ex caserma Cadorna spazio ai vigili del fuoco

Dopo il sopralluogo effettuato nell’area dismessa di proprietà demaniale si rincorrono voci sulla possibile destinazione a un centro di addestramento

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di Paolo Girotti

Da anni se ne discute: quale sarà il futuro della ex Caserma Cadorna, da anni inutilizzata e in gestione al demanio? Dopo tante ipotesi, di certo solo poche settimane fa, nell’immobile dismesso a pochi passi dall’ingresso della Milano-Laghi, c’è stato un sopralluogo di alcuni rappresentanti qualificati dei vigili del fuoco; voci insistenti raccontano di una valutazione per cercare di comprendere se proprio questa zona potrà essere utilizzata per realizzare una delle caserme nazionali di riferimento del corpo dei vigili del fuoco, una struttura dedicata prevalentemente all’addestramento.

Potrebbe dunque esser questo, nel caso le valutazioni portassero davvero a identificare le giuste caratteristiche in questo spazio, il futuro dell’area dismessa? In attesa di qualche conferma, saranno i prossimi mesi a far comprendere se il sopralluogo, condito anche dal sorvolo sulla zona di un elicottero dei Vdf, potrà davvero portare a qualcosa di concreto dopo anni di attesa.

Si parla di un’area di 69mila metri quadrati, di cui 12.170 coperti, per un volume complessivo di 73.020 metri cubi: questi sono i numeri della Cadorna, che costituisce una parte di territorio non trascurabile in un’area già densamente edificata e a poca distanza dall’autostrada dei Laghi. La caserma è praticamente abbandonata ormai dalla fine degli anni ‘90, quando i piani del ministero della Difesa esclusero Legnano dalle sedi delegate ad ospitare i militari.

L’ultima bandiera ufficialmente ammainata, dopo che per qualche anno era rimasto un piccolo presidio dedicato a prendersi cura dell’area, risale però al 30 agosto del 2005. Da quel momento in poi la caserma ha cominciato a fare notizia solo per le ipotesi di riuso.

Nel 2013 con un decreto era stato il Governo Renzi a inserire la Cadorna nell’elenco degli immobili del Demanio che potevano essere ceduti gratuitamente agli enti locali, ma la trattativa tra Stato e Comune non era mai decollata. Se ne parlò poi come possibile area di destinazione per un campus sportivo e un palazzetto dello sport (e la collocazione a pochi passi dall’accesso autostradale avrebbe permesso anche di volare alto), ma tutto sarebbe comunque dovuto passare dalla concessione del bene da parte del Demanio e non si andò mai oltre alle intenzioni.

Lo stesso Demanio aveva anche inserito il bene in un fondo immobiliare e aveva portato avanti qualche tentativo di vendita.

Sulla ex caserma Cadorna, infine, si sono catalizzate le attenzioni ogni volta che ci si è trovati di fronte a un’emergenza: così era stato nel 2015, quando l’area della ex caserma legnanese sembrava fosse stata individuata come possibile luogo di riferimento per un centro temporaneo di smistamento profughi da oltre 300 persone. Anche in quel caso, non se ne fece nulla.