Ha la meningite, se ne accorgono solo in ospedale a Legnano

L’uomo era stato respinto per ben due volte dal pronto soccorso di un'altra struttura sanitaria della zona

L'ospedale di Legnano

L'ospedale di Legnano

legnano, 31 dicembre 2019 - Ha la meningite ma viene respinto per due volte dal pronto soccorso di un ospedale di zona e finisce in coma. Una storia davvero singolare quella di Valter Sandro Carraro, un uomo di Olgiate Olona che alcune settimane fa, dopo giorni di febbre altissima, aveva deciso di recarsi al pronto soccorso di un ospedale lombardo per farsi curare.

«Sono rimasto in sala di attesa per tre ore per poi venire accolto da una dottoressa che semplicemente mi ha sgridato chiedendomi il perché io non sia andato dal medico di famiglia, anziché venire in ospedale. Le ho risposto che dopo cinque giorni di febbre alta avrei potuto andare solo al pronto soccorso. Questa dottoressa ha reagito mettendo in secondo piano la situazione. Sono stato io ad azzardare che poteva trattarsi di meningite". L’uomo viene rispedito a casa. "Ritorno il giorno dopo, faccio le radiografie e poi sabato sera rientro a casa, ma non sto bene. La notte sto malissimo: convulsioni, vomito e mal di testa forte. Alle 4 del mattino ritorno all’ospedale e purtroppo per me incontro la stessa dottoressa che non è felice di vedermi. Passano quasi 45 minuti prima che qualcuno mi rivolga la parola. La dottoressa sottovaluta la situazione. Arriva un sostituto che ramanzina".

Il calvario per l’uomo si conclude il giorno dopo con febbre altissima ed improvvisamente il corpo cede. "Ho cominciato ad avere le gambe paralizzate, il braccio destro paralizzato, non riuscivo a parlare nè a riconoscere le persone". L’uomo viene ricoverato d’urgenza in ospedale a Legnano e va in coma cerebrale per una dozzina di ore. Nel nosocomio legnanese scoprono che è meningite. L’uomo si salva, e dopo settimane di degenza ha lasciato l’ospedale giusto ieri. Una brutta vicenda, cui però si affianca l’esemplare trattamento assicurato dall’ospedale legnanese. "Ho voluto raccontare la mia storia per dire a tutti che gli ospedali giusti, come quello di Legnano, ci sono, così come ci sono le persone giuste alle quali rivolgersi". L’uomo nei prossimi giorni passerà alle vie legali.