Malpensa, settemila firme per la brughiera

Dopo la manifestazione di sabato prosegue online la mobilitazione di sindaci, cittadini e associazioni contro l’ampliamento dell’aeroporto

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LONATE POZZOLO

di Rosella Formenti

La battaglia a difesa della brughiera continua online. Dopo la camminata di sabato che ha attraversato i 44 ettari minacciati dallo sviluppo di cargo city a Malpensa, la mobilitazione è proseguita con la petizione promossa da una ventina di organizzazioni ambientaliste e società scientifiche su change.org: al momento sono oltre 7mila le firme raccolte, ma l’iniziativa prosegue. Sabato circa 500 persone avevano dato vita a un ideale abbraccio, un gesto per proteggere quell’area che secondo il piano di sviluppo dello scalo, il Masterplan 2035, sarà sacrificata all’ampliamento del polo delle merci, 44 ettari da salvaguardare invece, evitando altre colate di cemento e asfalto. Un successo l’iniziativa denominata “Abbracciamo la brughiera“, un segnale che arriva dal territorio, con rappresentanti di associazioni ambientaliste, del mondo accademico, dei comitati mobilitati per "custodire la brughiera".

I partecipanti, tra cui sindaci del Castanese e del Cor2 (comuni varesini di seconda fascia), hanno camminato in silenzio dietro lo striscione "Salviamo la brughiera", patrimonio naturalistico per la biodiversità, minacciato dallo sviluppo di cargo city. Ha detto Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, "Malpensa si sviluppi all’interno del sedime, non all’esterno, la difesa della brughiera sia una questione nazionale". L’impegno ora prosegue. Nel testo della petizione si legge che "il Masterplan 2035 dell’aeroporto prevede un’espansione verso sud dell’area cargo con la distruzione di 44 ettari di un sito di grande rilevanza naturalistica". Un’operazione contro cui "il mondo accademico e le associazioni scientifiche e ambientaliste si oppongono con forza" e "chiedono che tutti quelli che hanno a cuore le sorti della brughiera e del Parco del Ticino" di far "sentire il loro appoggio firmando questa petizione. E ciò anche perché le soluzioni alternative perché l’area cargo si possa espandere esistono sia all’interno che in adiacenza all’attuale sedime aeroportuale, senza la distruzione di una parte importante della brughiera".

La petizione chiede inoltre "che la brughiera di Malpensa e Lonate vista la sua valenza naturalistica venga inserita tra i siti di importanza comunitaria della Rete Natura 2000, riconoscimento che con l’applicazione della normativa europea per la conservazione della biodiversità darebbe alla brughiera una maggior tutela". La camminata dei “custodi della brughiera“ nel pomeriggio di sabato ha lanciato un segnale importante sulla necessità di tutelare un habitat unico che non può sparire sotto il cemento.