GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Magenta, violenze su una minore: finisce a processo

Un "insospettabile" quarantenne magentino è accusato di avere abusato di una bambina di dieci anni

La ragazzina fu vittima di abusi per circa 5 anni

La ragazzina fu vittima di abusi per circa 5 anni

Magenta (Milano), 11 luglio 2021 - Una storia che fa rabbrividire. Da una parte un aguzzino e, dall’altra, una bambina sfruttata e costretta ad avere con lui rapporti sessuali completi. Sono trascorsi gli anni, ma i ricordi non potranno mai svanire. La giustizia ha fatto il suo corso e così una vicenda terribile come questa è finita in Tribunale. Come è giusto che sia, perché chi ha commesso questi crimini dovrà pagare. È partita una denuncia e si è aperto il procedimento penale a carico di questa persona.

Proprio in questi giorni il procedimento è giunto ad una svolta importante con il rinvio a giudizio del 42enne, presunto responsabile di violenza sessuale verso una minorenne. La ragazza è stata vittima di violenze da quando aveva 10 anni fino all’età di 15. Il presunto responsabile è un 42enne di Magenta, sempre rimasto ai domiciliari e solo momentaneamente liberato alcuni mesi fa per motivi di salute. "È un punto che va sottolineato – afferma l’avvocato Federica Liparoti che tutela la ragazza – la sua scarcerazione non era dovuta ad altro che a motivi di salute". Il decreto che dispone il giudizio immediato nei suoi confronti ricostruisce schematicamente quegli anni terribili. Quando la vittima, da bambina che era, stava diventando adolescente. L’imputato avrebbe cominciato a toccarla nelle parti intime. Per poi farsi sempre più pressante. Ad avvicinarsi a lei con sempre maggiore insistenza e ad indurla ad avere con lui rapporti sessuali completi. Sia nella sua abitazione che in auto. Il Tribunale di Milano ha emesso il decreto che dispone il giudizio immediato rinviando a giudizio l’uomo, per la prima udienza che si è svolta l’altro giorno presso il Tribunale di Milano. Una decisione presa con favore dal legale della parte offesa.

"Ottenere un decreto di giudizio immediato è un passo importante – ha commentato l’avvocato Liparoti – tenendo presente che si era già svolto l’incidente probatorio che ha permesso di raccogliere elementi di prova". L’incidente probatorio ha lo scopo di formare la prova nelle fasi delle indagini preliminari e viene utilizzato soprattutto nei casi di violenza sessuale. La prova vale a tutti gli effetti come se si fosse formata in dibattimento. Grazie al giudizio immediato si anticiperà il dibattimento e il suo presupposto è caratterizzato proprio dall’evidenza della prova.  

Durante la prima udienza dell’altro giorno presso il Tribunale di Milano il legale, per conto della ragazza oggi 19enne, ha presentato l’atto di costituzione di parte civile. Provvedimento necessario per ottenere il risarcimento di tutti i danni morali subiti in conseguenza del comportamento criminoso posto in essere dal 42enne, nato ad Abbiategrasso e residente a Magenta. La vicenda, dal punto di vista giudiziario, ci porta al 26 gennaio di quest’anno quando viene richiesta la misura cautelare detentiva nei suoi confronti. "Oggi arriviamo ad una svolta decisiva – conclude il legale – la giustizia ha riconosciuto la prova raccolta rinviando a giudizio colui che noi riteniamo responsabile di questi atti abominevoli commessi su una bambina indifesa".