Legnano: la centrale a biogas ha acceso la torcia

Il nuovo impianto di via Novara ha cominciato a bruciare metano: fase preliminare prima dell’immissione nella rete cittadina

L’inaugurazione del nuovo impianto di via Novara risale a due mesi fa

L’inaugurazione del nuovo impianto di via Novara risale a due mesi fa

Legnano - In città si è accesa una torcia e non è quella olimpica: è quella dell’impianto di biometano di via Novara dove, a circa due mesi dall’avvio della sezione di compostaggio, sta per essere attivata anche la sezione di digestione anaerobica, che porterà gradualmente alla produzione dei primi quantitativi di biometano. L’imminente attivazione della sezione di digestione anaerobica, che al momento va interpretata come una fase non ordinaria di funzionamento dell’impianto, prevede infatti l’utilizzo programmato di una torcia di emergenza che può essere descritta a tutti gli effetti come un sistema di combustione con funzioni di sicurezza. In questa fase transitoria, la torcia brucerà il biogas, sino a che quest’ultimo non raggiungerà quelle caratteristiche necessarie a garantire il corretto funzionamento dell’impianto di upgrading.

Al momento, infatti, il biogas non possiede ancora gli standard necessari per essere immesso in rete. Inoltre, una volta che la sezione di digestione anaerobica e l’impianto di upgrading funzioneranno a regime, la torcia sarà utilizzata eccezionalmente, ossia solo per far fronte ad eventi che possano causare il fermo impianto, oppure durante le normali attività di fermo per manutenzione ordinaria e straordinaria. La torcia è costituita da una struttura portante, composta da una camera di combustione cilindrica verticale, rivestita internamente con materiale isolante; è dimensionata per ottenere una combustione efficiente e un numero ridotto di emissioni.

Sviluppa, inoltre, una bassa radiazione di calore, considerando il fatto che la fiamma è completamente contenuta all’interno della camera di combustione. Questo tipo di manufatto trova il suo specifico impiego in impianti di produzione biometano come quello di Legnano, nei quali è chiamato a bruciare - all’interno di un ambiente controllato-  sia il biometano fuori specifica, sia il biogas non veicolato all’impianto di upgrading.