Legnano, la porta non si apre: disavventura alle poste centrali di via Palestro

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Almeno cinque minuti buoni ad aspettare che qualcuno le venisse ad aprire la porta – quella per così dire di “servizio“, usata dal personale che deve per esempio trasportare dei pacchi – dopo essersi sbracciata affinché qualcuno si accorgesse finalmente di lei. È quanto successo ieri mattina alle 11 a una legnanese alle poste centrali di via Palestro, dove si era recata per spedire un pacco. Arrivata con la sedia a rotelle all’ingresso delle poste, ha atteso che la fotocellula azionasse l’apertura della porta riservata (con tanto di cartello) alle persone su carrozzella, che si trova sulla destra ed è un po’ più larga rispetto a quella a fianco, sulla sinistra. Attesa invana, la porta non si apriva. Il motivo si è capito dopo: a causa dell’emergenza Covid quella porta viene ora utilizzata solo in uscita, dall’interno all’esterno. Mentre quella a sinistra, impraticabile però, viste le dimensioni limitate,per la quarantenne, è usata per entrare.

"Sarebbe stato sufficiente usare come “porta d’ingresso“ quella già normalmente riservata ai diversamente abili – racconta – cosa ci voleva? È ovviamente più facile avvertire il personale che si vuole uscire quando si è dentro e si sono sbrigate le pratiche, che dover fare il contrario com’è capitato a me: c’era il sole, faceva caldo e c’è voluto un po’, dopo che mi sono messa a gesticolare, perché una dipendente si rendesse conto che ero lì fuori e mi venisse ad aprire... E non c’era neanche un campanello".