IVAN ALBARELLI
Cronaca

Legnano, il Pd: "La Giunta Fratus è al capolinea"

La segreteria metropolitana torna ad attaccare il sindaco: "Se ha rispetto per la città e i legnanesi si dimetta e e permetta il ritorno alle urne". Poi l'appello al prefetto: "Unica strada è il commissariamento"

Il sindaco Gianbattista Fratus è stato eletto nel 2017

Legnano (Milano), 30 marzo 2019 - "Crea un certo sconcerto leggere quanto dichiarato dal sindaco di Legnano Fratus. Di fronte alla nostra manifestazione di solidarietà e vicinanza - peraltro nell'assoluto rispetto dell'anonimato della persona coinvolta - si tenta di strumentalizzare le nostre parole al solo evidente scopo di spostare l'attenzione altrove dal tema vero, che sono le dimissioni in massa di tredici consiglieri e la mancanza del numero legale". Così in una nota la segretaria metropolitana del Pd Milano, Silvia Roggiani, ribatte alle parole del primo cittadino legnanese. Torna a farsi dunque bollente la polemica fra Amministrazione di centrodestra - le cui sorti sono appese a un filo dopo la dissoluzione della maggioranza in Consiglio comunale e la decisione che, a inizio della settimana prossima, dovrà prendere il prefetto di Milano - e il Partito democratico. Al centro dello scambio di battute c'è l'ormai nota vicenda riguardante il cagnolino dell'ex presidente del Consiglio comunale, Antonio Guarnieri, e di sua moglie, l'ex consigliere anch'essa leghista, Federica Farina, trovato senza vita venerdì. Quando la notizia della sua morte era emersa, a nemmeno 24 ore dello scontro politico a palazzo Malinverni e l'abbandono dell'aula da parte dell'opposizione oltre che di Farina e Guarnieri, le prime (azzardate) speculazioni avevano visto in questo incidente costato la vita all'animale un atto addirittura intimidatorio. Così era infatti stato definito, "a caldo", dalla segreteria metropolitana del Pd. A queste parole si erano poi aggiunte quelle del consigliere regionale lombardo Gregorio Mammì, che aveva rincarato la dose affermando che "non è tollerabile che Legnano vada verso il voto europeo in un clima mafioso. Questo schifo va fermato. Proprio per questo il Movimento Cinque Stelle chiede un intervento immediato del ministro dell'Interno Salvini che, oltre a condannare quanto sta accadendo, deve intervenire perché le autorità competenti sciolgano il Consiglio comunale e sia nominato rapidamente un commissario".

Venerdì la reazione sdegnata di Fratus non era tardata ad arrivare:  "Le dichiarazioni della segretaria metropolitana del Pd, Silvia Roggiani, e riprese dal Movimento 5 Stelle Lombardia, sulla morte del cane appartenuto alla ex consigliera comunale Federica Farina sono gravemente diffamatorie - queste le parole del primo cittadino - pretestuose e capziose. La macchina del fango viene messa in moto quando ancora non si conoscono causa, dinamica ed eventuali responsabilità che hanno determinato il decesso dell'animale. La città di Legnano è stata inoltre dipinta come afflitta da un clima mafioso. Questo modo di operare e di fare politica, basato su insinuazioni o accuse infondate, non deve trovare posto a Legnano e rappresenta una violazione dei diritti e delle prassi democratiche".

 Oggi il Partito democratico milanese è tornato a rispondere in modo duro a Fratus: "Il sindaco parla di rispetto per la vita in ogni sua forma, bene, allora ci saremmo aspettati di leggere una riga di solidarietà nei confronti dei consiglieri coinvolti - prosegue Roggiani - e non la denuncia di 'indebite pressioni', delle quali chiediamo conto al sindaco Fratus. Perché le uniche "indebite pressioni" che ad oggi ci risultano sono quelle denunciate sugli organi di stampa, con inviti a non staccare la spina alla sua amministrazione, dinanzi all'impossibilità di procedere all'approvazione del bilancio preventivo. Chiediamo ancora una volta alle autorità di procedere allo scioglimento del Consiglio comunale. La giunta è ormai al capolinea, e proprio in virtù del rispetto che il primo cittadino afferma a parole di avere nei confronti della vita, noi chiediamo che lo dimostri concretamente nei confronti dei suoi cittadini, i legnanesi, che non meritano di rimanere ostaggio di un'amministrazione azzoppata".