Lavoratori deportati La Tosi non dimentica

Ci sarà anche il ministro Orlando a ricordare il 78esimo anniversario. Cancellato dalla pandemia il tradizionale corteo per le vie della città

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di Paolo Girotti

Sarà il ministro del Lavoro Andrea Orlando il relatore ufficiale alla manifestazione che questa mattina ricorderà il 78esimo anniversario della deportazione a Mauthausen dei lavoratori della Franco Tosi, un evento che, com’era successo nel 2021, sarà segnato dalla pandemia e dovrà dunque fare a meno del tradizionale corteo per le vie della città. La manifestazione ricorda quanto avvenuto nel gennaio 1944, nel contesto degli scioperi che interessarono la fabbrica legnanese.

Dopo l’occupazione degli uffici dei dirigenti da parte degli operai e il successivo intervento dei soldati tedeschi, una sessantina di lavoratori vennero arrestati e condotti per gli interrogatori a San Vittore. Di questi, nove membri della Commissione interna della fabbrica vennero internati nel campo di concentramento di Mauthausen e sette non fecero mai ritorno.

Alle 9.45 è previsto il tradizionale appuntamento in fabbrica al Reparto Sala C e alle 10 inizieranno gli interventi. Oltre a Orlando, saliranno sul palco anche i portavoce della Rsu, il sindaco Lorenzo Radice e gli studenti delle scuole legnanesi. Subito dopo sono previste la deposizione della corona alla lapide che ricorda la deportazione e la posa delle sette pietre d’inciampo all’ingresso della fabbrica, con l’intervento del presidente Anpi di Legnano Primo Minelli. La manifestazione avrà infatti un momento particolare: come annunciato lo scorso anno, Anpi ha deciso di collocare proprio all’ingresso della fabbrica legnanese sette pietre d’inciampo per ricordare i nomi dei lavoratori della Tosi deportati nel 1944. Le pietre saranno dedicate a Pericle Cima, Angelo Santambrogio, Alberto Giuliani, Ernesto Venegoni, Carlo Grassi, Francesco Orsini e Antonio Vitali e finiranno sulla mappa che, in tutta la penisola, identifica la posizione delle pietre, creazione dell’artista tedesco Gunter Demnig, dedicate ai deportati nei campi di sterminio.

La giornata si chiuderà poi al teatro Tirinnanzi con la rappresentazione “l me ciamava per nome: 44.787“, iniziativa promossa da Fiom-Cgil Ticino Olona, Cgil Ticino Olona, Fim-Cisl Milano Metropoli e Anpi Sezione Mauro Venegoni di Legnano. Il lavoro a cura di Rossana Mola e Renato Sarti rende I’idea della tragica persecuzione nella Risiera di San Sabba a Trieste, unico lager nazista in Italia, in un esempio di teatro-documento realizzato grazie a una straordinaria raccolta di testimonianze. "Così come per gli internati alla risiera di Sabba – spiegano gli organizzatori – per i lavoratori della Franco Tosi deportati noi crediamo fermamente che ogni persona dovrebbe sapere e non dimenticare, come disse un sopravvissuto".