Il dibattito è ancora apertissimo, ma le risorse sono state stanziate. Mentre i Comitati del No alla superstrada Vigevano-Malpensa ricorrono al Tar del Lazio per bloccare un progetto che considerano altamente impattante e già obsoleto, da Roma arriva la notizia dello stanziamento di 319 milioni di euro che serviranno per finanziare i lavori nel tratto della superstrada compreso tra Albairate e Magenta con la variante di Pontenuovo.
I fondi sono arrivati dalla programmazione concordata tra il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e Anas per il periodo 2024-2025. "Queste risorse ulteriori – fa sapere l’onorevole Fabrizio Cecchetti, coordinatore regionale per la Lombardia della Lega Salvini Premier – permetteranno di realizzare una serie di interventi tra i quali la tratta A della Vigevano-Malpensa, quelle che ad oggi presentano un maggiore avanzamento sia sul fronte del progetto che da quello della procedura e vanno ad aggiungersi a quelli programmati per le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 che sono già stati finanziati nell’ambito del Piano delle opere olimpiche per un ammontare complessivo di 800 milioni di euro".
Il progetto insomma procede dopo che a fine 2023 era arrivata la conferma della notizia che era attesa da almeno vent’anni: la direzione generale di Anas aveva dato il via libera alla gara di appalto per l’affidamento dei lavori di realizzazione della Tratta C della Vigevano-Malpensa, vale a dire il tratto che va dal ponte sul Ticino ad Abbiategrasso, l’opera di maggiore interesse per Vigevano e l’intera Lomellina. Il problema dei collegamenti infrastrutturali con l’area del capoluogo regionale è considerato un tema centrale per il rilancio di un intero territorio. La superstrada, che si collegherebbe alla rete delle tangenziali milanesi, consentirebbe, "by-passando" Abbiategrasso, si rendere i tempi di percorrenza sensibilmente inferiori rispetto agli attuali.
Lo sbloccarsi della situazione ha però ridestato le voci contrarie al progetto: i Comitati per il No, che sostengono invece la necessità di investire su una mobilità sostenibile passando per il raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara, limitando il trasporto su gomma giudicato eccessivamente impattante, incassato il pronunciamento del Tar della Lombardia, che si è dichiarato incompetente giudicando il progetto di interesse non solo locale, si sono rivolti al Tribunale amministrativo del Lazio per chiedere che l’opera non venga definitivamente avviata.
Umberto Zanichelli