La Sangiorgese ha presentato la sua nuova "casa", più accogliente e spaziosa. Il PalaBertelli 2.0 è ufficialmente pronto, inaugurato sabato 7 settembre durante un evento che ha coinvolto la prima squadra e il settore giovanile, con oltre 400 invitati riuniti sul parquet. Il vero protagonista della serata è stato il nuovo impianto, che ha visto raddoppiare la sua capienza da 400 a 800 posti, senza modificare le dimensioni originarie. Questo miglioramento è stato realizzato in tempi record: dall’idea nata durante la presentazione della stagione 2023/24 alla conclusione dei lavori in pochi mesi. Ora il PalaBertelli rispetta i requisiti minimi di capienza per la B Nazionale, categoria a cui ambisce il club guidato dal presidente Carlo Ponzelletti. Il restyling include anche una nuova struttura esterna con uffici per la segreteria, una sala video e una palestra; l’ultimo intervento in programma è la costruzione di un campo all’aperto, prevista per l’estate del 2025. "Abbiamo reso la struttura più funzionale per il pubblico e le nuove generazioni, dimostrando con i fatti la nostra reazione alla retrocessione di due anni fa.
La Fip ci richiedeva una capienza di 800 posti per partecipare alla B Nazionale: anche prima di conquistare questa categoria, abbiamo preparato un impianto adeguato. Per anni, ovvero dal 1998 al 2014, siamo stati costretti a giocare altrove, a Legnano e Castellanza durante i campionati di C e B2. Con il PalaBertelli 2.0, siamo pronti per ogni sfida senza dover abbandonare San Giorgio". L’intera opera è stata finanziata da privati, in particolare dagli sponsor: la famiglia Bertelli, proprietaria del marchio Ltc legato alla prima squadra, insieme a Cozzi Costruzioni e Roveda Assicurazioni, che hanno contribuito per due terzi all’investimento complessivo di 300mila euro. Il restante importo è stato finanziato dalla Sangiorgese con un mutuo decennale.
"Essere parte della Sangio non significa solo indossare una maglia... significa abbracciare valori, condividere sogni, crescere insieme. Chi entra nella Sangio, non entra in una squadra: entra in una grande famiglia".
Christian Sormani