REDAZIONE LEGNANO

La lite per lo sfratto rischia di degenerare Arrivano i carabinieri

Era uno di quegli episodi che nascono in sordina, ma che in pochi minuti possono esplodere. Invece lo “sfratto” si è concluso con una sorta di pace temporanea tra lo sfrattato e l’ormai ex proprietario di casa solo grazie all’intervento di mediazione svolto con una tranquillità e competenza dai carabinieri intervenuti sul posto. L’episodio è accaduto in un’abitazione del rione Oltrestazione, dove un 51enne che lì risiedeva con la moglie e il figlio di dieci anni, protestava per aver subìto lo sfratto improvviso. Il contratto, nulla più che un confuso pezzo di carta vergato per dare una parvenza – e sola questa - di regolarità all’accordo tra le parti, regolava la presenza temporanea della famiglia in una sola stanza dell’abitazione.

Venerdì, però, la richiesta di lasciare la casa è diventata senza appello: quando i toni si sono alzati e il passaggio della lite allo stadio successivo appariva ormai inevitabile, sono stati i carabinieri chiamati a intervenire sul posto a vestire i panni dei mediatori, tranquillizzare gli animi e chiarire la vicenda. Lo sfratto non era solo per il 51enne e la sua famiglia, ma immediato per tutti perché esito finale di debiti e di un’ipoteca che non ha lasciato spazio d’azione su tempi e modi della vendita. Lite evitata, famiglia che con la cifra spesa per una sola stanza probabilmente troverà molto altro sul mercato e carabinieri da dieci e lode.

Paolo Girotti