Prosciolti dall'accusa di "omicidio colposo" i sindaci di Castano Primo

L'attuale primo cittadino, Giuseppe Pignatiello, e le tre amministrazioni precedenti erano finiti sotto indagine a causa dell'incidente mortale in cui perse la vita un giovane padre, avvenuto due anni fa sulla provinciale Turbighina

Il sindaco di Castano Giuseppe Pignatiello

Il sindaco di Castano Giuseppe Pignatiello

CASTANO PRIMO, 1 giugno 2018 - «ABBIAMO vissuto quattro mesi che non auguriamo a nessuno. Accusati di omicidio colposo pur senza avere avuto una responsabilità nell’incidente che è costato la vita a un uomo, con la gente del paese che ti guardava con diffidenza, con le nostre mogli e genitori che hanno dovuto rispondere a domande imbarazzanti. Quattro mesi davvero difficili per chi non è mai stato abituato a convivere con accuse così pesanti». E’ un giudizio concorde quello espresso dal sindaco Giuseppe Pignatiello e dagli ex sindaci Dario Calloni, Carlo Miglio e Gian Battista Gualdoni. Nei giorni scorsi il Gip del Tribunale di Busto Arsizio Patrizia Nobile ha ritenuto di non dover procedere penalmente nei loro confronti, e parimenti nei confronti del progettista e dell’impresa che ha realizzato la pista ciclabile che da Vanzaghello scende al Ticino, l’incidente del 9 aprile 2016 costato la vita a Andrea Cavalleri.  «DALLE PERIZIE effettuate dai tecnici nominati dalla Procura e di parte è emerso che la responsabilità l’incidente non è dei sindaci – ha spiegato Guido Ranzani, l’avvocato che ha difeso la posizione dei sindaci -. I periti hanno stabilità che solo viaggiando sotto i 53 chilometri orari l’auto avrebbe potuto affrontare la curva senza uscire di strada. Così non è stato». «Nel tratto in cui si è verificato l’incidente la staccionata è a due metri e 70 centimetri dal bordo stradale, abbondantemente oltre il minimo previsto dalle norme di sicurezza vigenti». «La nostra unica responsabilità – ha aggiunto l’ex sindaco castanese Calloni – è stata quella di aver voluto attuare un progetto per favorire i cittadini per raggiungere i boschi e le rive del Ticino.