"Mi hanno sparato", aveva detto agli agenti delle Volanti arrivati in via Walder dopo l’allarme fatto scattare da una passante, che l’aveva visto riverso sul marciapiede sanguinante. Due ferite all’inguine e a una gamba, provocate da un proiettile, che solo per miracolo non l’avevano fatto morire dissanguato. Un agguato in piena regola, sembrava essere stato, alla tre del pomeriggio nella zona collinare e residenziale di Biumo Inferiore, che aveva inevitabilmente fatto scattare l’allarme e la polemica politica su una "Varese da Far West" (le parole usate dalla Lega in Consiglio comunale).
A distanza di due giorni, è emersa un’altra “storia“. Il 39enne trovato agonizzante a terra non era finito nel mirino di chissà quali criminali intenzionati a gambizzarlo ma si sarebbe ferito da solo. Un colpo accidentalmente partito dalla pistola di piccolo calibro che deteneva mentre si trovava nel suo appartamento. In via Walder. L’uomo sarebbe poi sceso in strada trascinandosi per qualche decina di metri. Nel tentativo di chiedere in qualche modo aiuto. Portato a sirene spiegate al Circolo, era stato sottoposto a un intervento chirurgico. E proprio qui, dal letto del reparto, si era mostrato curiosamente reticente davanti alle domande degli agenti della polizia di Stato. Reticenza e mistero forse dettati dalla paura di dover dichiarare che quell’arma non era in regola, che probabilmente non era mai stata denunciata.
A insospettire gli inquirenti troppi elementi che non tornavano, del resto. La vittima incensurata, senza precedenti sulla fedina penale. Le immagini delle telecamere presenti lungo la strada che non avevano rilevato scenari da “imboscata“. Sulla pistola sono stati effettuati ulteriori accertamenti.
Ivan Albarelli