Francesco Giorgi, il "bello" del Palazzo arrestato nel Qatar Gate: il Pd lo sospende

Il segretario del circolo Pd di Abbiategrasso: "Capace e preparato, siamo dispiaciuti per la sua famiglia"

Francesco Giorgi

Francesco Giorgi

«So che la famiglia Giorgi è di Abbiategrasso ma del figlio Francesco non avevo notizie da tempo. Mi risulta che si fosse laureato in Scienze politiche alla Statale, e che poi si fosse dedicato ad altro. Vengo a sapere ora che lavora a Bruxelles, ma delle ormai note vicende non ne so di più". Così l’ex sindaco ed ex candidato Pd alle ultime Amministrative, Alberto Fossati. Francesco Giorgi , 35 anni, arrestato nell’ambito dell’inchiesta che a Bruxelles ha travolto anche l’ex europarlamentare Antonio Panzeri, ha iniziato la propria carriera politica nell’hinterland milanese. Dal febbraio 2009 è assistente dell’europarlamentare del Pd Andrea Cozzolino.

​​Il "bello" del Palazzo

Considerato il “bello“ del Palazzo, Giorgi è appassionato di vela, con tante fotografie postate su Instagram; è anche istruttore, con base a Caprera dal 2007. «Me ne hanno parlato perché è di Abbiategrasso, ma non l’ho mai conosciuto in quanto vive all’estero. Giorgi è stato iscritto al circolo Pd di Abbiategrasso prima che io ne diventassi il segretario – spiega Andrea Gillerio – Me ne hanno sempre parlato bene, come una persona molto capace e preparata. Ovviamente la vicenda che lo coinvolge è molto grave. Attendiamo notizie più precise sulle indagini ed eventuali decisioni della magistratura. Siamo dispiaciuti per lui e la sua famiglia".

Il Pd sospende Giorgi

In queste ore il Partito democratico ha annunciato di aver "disposto la sospensione cautelare di Giorgi con effetto immediato". Il suo profilo Twitter si apre con un motto: "Il pessimista si lamenta del vento, l’ottimista aspetta che cambi, il realista aggiusta le vele". Niente politica, nessuna presa di posizione come invece quelle della compagna, la vicepresidente dell’Eurocamera Eva Kaili ora agli arresti: "Oggi i Mondiali in Qatar sono la prova, in realtà, di come la diplomazia sportiva possa realizzare una trasformazione storica di un Paese con riforme che hanno ispirato il mondo arabo. Io dico che il Qatar è all’avanguardia nei diritti dei lavoratori. Nonostante le sfide che persino le aziende europee stanno negando per far rispettare queste leggi, lì si sono impegnati e aperti al mondo. Tuttavia alcuni qui stanno invitando per discriminarli. Li maltrattano e accusano di corruzione chiunque parli con loro o si impegni nel confronto. Ma comunque prendono il loro gas e hanno le loro aziende che guadagnano miliardi lì". I due “belli“ di Bruxelles oggi rimangono al centro di una vicenda che a ogni ora assume una nuova fisionomia.