
La piazzola dell'ospedale per l'atterraggio e il decollo degli elicotteri
Cerro Maggiore (Milano), 29 gennaio 2017 - Il primo atterraggio della notte tra Natale e santo Stefano del 2016: poi altri quattro, cinque elicotteri che nel cuore della notte e nelle settimane successive hanno trovato posto sul campo di via IV Novembre per poi ripartire dopo breve tempo. Cittadini svegliati di soprassalto dunque (con gli allarmi della zona tutti attivati dal rumore delle pale) e con il naso all’insù per cercare di capire cosa stesse succedendo. È semplicemente accaduto che dallo scorso 30 giugno gli elicotteri dell’Areu, l’Azienda regionale emergenza-urgenza, possono atterrare di notte su un certo numero di campi da calcio di tutto il territorio lombardo.
L’improvviso utilizzo di questo rettangolo verde, collocato tra le abitazioni di Cerro Maggiore, ha proprio questa origine. Nessuno dei residenti della zona, però, è stato informato dei fatti. Il primo elemento da chiarire è il perché di questo utilizzo notturno dei campi: lo scopo principale è quello di trasferire i pazienti critici in ospedali altamente specializzati (ad esempio prelevare da Legnano per portare a Varese piuttosto che a Como e viceversa) mentre il più delle volte si immagina, erroneamente, che l’elicottero serva per trasportare il ferito grave da poco coinvolto in un incidente nella zona.
Questo significa che, il più delle volte, per questi trasferimenti elicottero, personale e ambulanze rimangono impegnati per un’ora, un’ora e mezza e che anche per allestire il campo di Cerro Maggiore - che ha necessità di avere anche un sistema di illuminazione attivabile da remoto - qualche spesa è stata necessaria. Qualcosa non torna? Probabilmente il sistema è utile e indispensabile in zone del territorio poco servite da ospedali o con una rete viaria insufficiente, mentre la prima cosa che salta all’occhio per quanto riguarda il contesto di Cerro Maggiore è che a pochi minuti di distanza, all’ospedale di Legnano, esiste un’elisuperficie che dalle 20 alle 8 del mattino non può essere utilizzata per mancanza di personale antincendio.
Un problema che, puntando sulla realizzazione di una semplice piazzola, sarebbe stato facilmente superato, come gli atterraggi nei campi sportivi dimostrano. "Quando c’è la possibilità di salvare anche una sola vita con l’uso dell’elicottero va fatto tutto il possibile e non sarà l’essere svegliati di notte a costituire un problema - spiega uno dei residenti che ha segnalato la situazione -, ma in questo caso ci pare esistano troppe incertezze. Anche tralasciando la vicinanza dell’elisuperficie non utilizzabile di Legnano la scelta di quest’area, a tutti gli effetti circondata dalle abitazioni, ci sembra un azzardo quando a soli 200 metri abbiamo un altro campo sportivo ben più isolato".