Legnano, il rione Canazza ha i capelli bianchi e l’edicolante fa anche l’arrotino

Tanti i residenti della terza età che lamentano la mancanza di servizi e di attività rivolte ai giovani

Il chiosco gestito da Gianluca Scazzoso

Il chiosco gestito da Gianluca Scazzoso

La forbice non taglia più? La porto in edicola. In via Cosimo Del Fante, nel quartiere Canazza, il chiosco gestito da Gianluca Scazzoso offre anche questo servizio. "Forbici o piccoli utensili che hanno perso il filo, li raccolgo, li mando a un’agenzia e poi li riconsegno, prezzi super modici", afferma. Gianluca gestisce l’edicola da ventidue anni. "I miei clienti sono soprattutto persone anziane, che comprano giornali e riviste di enigmistica. Vendo anche i biglietti Atm e Stie, un tempo tenevo le tessere telefoniche, ma non sono più richieste". Resistere è l’imperativo: "Sì, perché anche i supermercati vendono i giornali, sono una forte concorrenza, e tante persone oggi sottoscrivono abbonamenti online". Nell’attività lo aiuta il fratello Diego. L’edicola è una simpatica micro-casetta, è l’unica in tutta la Canazza, e per fortuna Gianluca è giovane, "ho 46 anni e me ne mancano ancora diciannove alla pensione".

Una buona notizia. Perché sarebbe difficile da pensare l’intero OltreSempione senza un’edicola, considerato che il collega Marco Canavesi (quartiere dei Frati) ha messo in vendita il chiosco di piazza Monte Grappa, e tra pochi mesi si godrà la meritatissima pensione. Ma torniamo a Gianluca: che quartiere è la Canazza? "Non c’è niente. Pochi giovani e tanti vecchi. Dicono che a settembre nei prati qui vicino apriranno un discount e un supermercato, magari porteranno più vita nel quartiere. La Canazza non è una brutta zona, c’è verde, ci vorrebbero più servizi".

Ha paura quando chiude l’edicola, la sera? Sorride. "La palestra che hanno aperto qui alle spalle del chiosco mi ha dato più sicurezza, ha creato un po’ di movimento". Vive in Canazza dal 1988 Giovanni Caruso, pensionato. "Chi pensa che la Canazza sia riamasta il quartiere di tre decenni fa, si sbaglia di grosso. Allora non aveva una buona fama. Oggi invece la sera si esce tranquilli, io non ho timore, non avverto paura. Il verde non manca, anzi, è una zona verdissima. Servirebbero però più attività, anche rivolte ai giovani, che spesso vedo in strada un po’ persi, che possano impegnarli, farli sentire utili. Mancano servizi". Emerge anche una Canazza inedita, nelle parole di un’altra residente, Rosa Romano, scrittrice, ex presidente della Casa del volontariato e oggi responsabile dell’Area progetti di Auser Lombardia: "Durante il primo lockdown prodotto dal Covid, l’amministratore del nostro condominio ha fatto arrivare un’istruttrice che ci faceva fare ginnastica dai balconi. La Canazza ha bisogno di luoghi dove costruire comunità. Il verde non manca, dà qualità di vita. Ma servono servizi, che darebbero identità e attrattività al territorio".