Legnano, condomini e uffici al gelo: colpa del teleriscaldamento

A denunciare la situazione un’interrogazione dell’esponente leghista Carolina Toia: "Rischiano di passare le Feste di Natale in condizione di grave disagio"

Il condominio in via Alberto da Giussano 19 rimasto senza riscaldamento

Il condominio in via Alberto da Giussano 19 rimasto senza riscaldamento

Appartamenti e uffici al freddo ormai da quattro giorni, secondo la posizione assunta da chi sta mettendo in primo piano la situazione a causa di un evidente disservizio del teleriscaldamento gestito da Amga: a denunciare la situazione e a trasformare il caso in un’interrogazione urgente è Carolina Toia, esponente della Lega. Già il giorno precedente era stato anche Franco Brumana, del Movimento dei Cittadini, a protocollare un’altra interrogazione urgente, con la quale si chiede conto dell’effettiva temperatura di mandata dell’acqua dello stesso teleriscaldamento, a parere di Brumana all’origine di identici problemi di riscaldamento delle aule del liceo Galilei.

È con queste premesse che ci si avvicina al consiglio comunale che, martedì, avrà all’ordine del giorno gli investimenti previsti per allacciare il teleriscaldamento al termovalorizzatore di Neutalia. "Da lunedì 12 dicembre decine e decine di legnanesi, che risiedono o lavorano nei condomini "Giussano" in via Da Giussano 19 e "City" di via del Gigante 34, trascorrono le proprie giornate al freddo, a causa di un grave disservizio nella fornitura del teleriscaldamento che, a oggi, risulta totalmente irrisolto – spiega Carolina Toia -. La vicenda è ancora più assurda se si considera che i condomini hanno stipulato un contratto con Amga che prevede la fornitura di 800 Kw/giornaliere di impegno di potenza termica ma, di fatto, ne stanno ricevendo soltanto 270/298 Kw (quantità di gran lunga inferiore rispetto alla soglia contrattuale). La morale è che a seguito di tale inadempienza contrattuale la temperatura che si registra nelle abitazioni è di 12/14 gradi. Nonostante molte segnalazioni ad Amga, rimaste prive di riscontro, il problema non è stato risolto".

Una situazione, dunque, problematica che ha convinto la consigliera a presentare un’interrogazione: "A rendere ancor più inaccettabile questa situazione - spiega ancora Toia - vi è il fatto che in questo periodo le persone si ritrovano nelle case a festeggiare il Natale ed è folle pensare che debbano trascorrere le Feste in questa condizione di grave disagio, impotenti. Per questo, ho incontrato numerosi cittadini e preso contatto con l’amministratrice". Facile trovare la probabile origine di quanto sta succedendo nell’interrogazione presentata, invece, dal consigliere Brumana che chiede di sapere, tra le altre cose, quale sia stata da inizio dicembre la temperatura di mandata in rete dall’acqua calda e se sia stato rispettato l’articolo 10 della convenzione, che prevede una temperatura tra 90 e 110 gradi. Una temperatura troppo bassa, "figlia" di un sistema che non riesce più a riscaldare tutte le utenze, potrebbe essere la vera causa di tutti i problemi.