Legnano, ecco la 'nuova' chiesa di Sant’Ambrogio: "Recuperato un gioiello"

Gli affreschi restaurati e protetti dall’umidità grazie a una rete di mecenati

La chiesa di Sant'Ambrogio a Legnano

La chiesa di Sant'Ambrogio a Legnano

Legnano (Milano) - ​Un restauro giunto ormai a buon punto e che sta facendo emergere in tutta la loro bellezza gli affreschi della chiesa, quella di Sant’Ambrogio, che in città può vantare le origini più lontane nel tempo: un percorso iniziato anni fa proteggendo le mura dall’umidità di superficie e il tetto dalla infiltrazioni, che sta proseguendo ora con la parte più strettamente artistica del lavoro e che, per non disperdere quanto portato a termine, dovrà gioco forza proseguire con una programmazione accurata dei prossimi passaggi e l’unico esito possibile, vale a dire un riutilizzo capace di esaltarne i rpegi.

Ieri mattina tutti gli attori che fino ad oggi hanno contribuito al recupero della storica chiesetta (documenti storici ne attestano l’esistenza già nel 1200, anche se ciò che vediamo oggi è frutto di una "stratificazione" iniziata nel XVI secolo) si sono ritrovati all’interno della struttura, resa gelida dal freddo degli ultimi giorni, per fare il punto della situazione dopo gli ultimi interventi finanziati grazie all’intervento della Fondazione Gatta Trinchieri (circa 150mila euro) e portati avanti grazie all’accordo con l’Accademia di Brera. Una collaborazione che ha permesso di "risparmiare" circa due terzi dell’investimento che, diversamente, sarebbe stato necessario per effettuare i lavori.

Anna Lucchini, docente di restauro delle pitture murali ha spiegato il valore di questo accordo, che ha anche permesso di insegnare agli studenti dell’Accademia il restauro direttamente "sul campo" (300 ore di insegnamento nella chiesa diventata aula). Sono stati ripercorsi i passaggi, dai sondaggi sulle pareti al restauro della scena principale del Lampugnani risalente al XVII secolo con l’ingresso di Ambrogio a Milano, e poi via via con i medaglioni, le scoperte sotto le parti ridipinte nel Novecento, l’avanzamento nel restauro della volta che comporterà altri anni di lavoro.

Poco alla volta, si è giunti anche al quesito che, in occasioni come queste, assume i contorni di una scommessa: quando questo blocco di lavori sarà concluso, come si procederà per portare a termine il restauro complessivo? Quale sarà la destinazione finale della storica chiesetta una volta che i lavori potranno dirsi conclusi? La programmazione dei prossimi interventi e il reperimento dei finanziamenti sarà la vera missione da portare a termine per evitare di vanificare quanto fatto sino ad oggi.