GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Canonizzata vent’anni fa. Omaggio a Santa Gianna

Magenta, in piazza Formenti ricordata la fugura del medico e madre che ha dato la vita per la vita e ha devoti in tutto il mondo.

Canonizzata vent’anni fa. Omaggio a Santa Gianna

Canonizzata vent’anni fa. Omaggio a Santa Gianna

Un pomeriggio diverso in piazza Formenti a Magenta. Davanti al palazzo comunale è stata celebrata Santa Gianna, la santa magentina che ha devoti in tutto il mondo. L’associazione a lei dedicata, presieduta da Francesco Bigogno, ha voluto ricordare il ventennale della canonizzazione con un momento musicale davanti a tutti i passanti. Tante le persone incuriosite che si fermavano ad ascoltare. Accanto c’era anche il banchetto di Poste Italiane per l’annullo filatelico speciale in onore di Santa Gianna al quale si è aggiunto quello di Poste Vaticane. "Abbiamo ricordato Santa Gianna e il marito Pietro Molla con alcuni scambi di lettere – ha commentato Francesco Bigogno – La prima lettera risale al febbraio del 1955 quando non erano ancora sposati. Lei diede, per la prima volta, del tu a Pietro, una cosa che ci fa capire quanto siano lontani quei tempi rispetto ai giorni odierni". La parte musicale è stata curata da Walter Bassani e Sara Galli. Hanno ottenuto applausi con bellissime canzoni, una dialettale che ricorda i vecchi tempi di una Magenta rimasta solo nei ricordi dei più anziani. E poi c’è stata la parte lirica curata da Giuseppe Lisca.

"Santa Gianna è la santa della nostra città di Magenta – ha commentato il sindaco Luca Del Gobbo –. Medico e madre, ha avuto una vita molto simile alla nostra riuscendo a santificarla. Ha lasciato un grande segno in un mondo, come quello di oggi, dove si parla molto di intelligenza artificiale e certi valori andrebbero riscoperti". Il carteggio tra Santa Gianna e Pietro Molla, raccontato da Francesco Bigogno e Angelica, ha rivelato aspetti nascosti della vita dei due innamorati. "Le lettere che si scrivevano in quei tempi probabilmente dai giovani di oggi non verrebbero capite – conclude Bigogno – immersi in un mondo virtuale, dove gli scambi di idee e opinioni avvengono sui social e non si dà spazio alle emozioni e al confronto. Ancora oggi Santa Gianna, la donna che ha dato la vita per la vita, ha ancora tanto da insegnarci".