Centri estivi, all'oratorio di Castano Primo si entra con il microchip

I bambini dovranno portare un braccialetto con cui compreranno anche gelati e caramelle

Un oratorio estivo

Un oratorio estivo

Castano Primo (Milano), 8 giugno 2018 - Un braccialetto elettronico al polso dei bambini dell’oratorio estivo. Lo porteranno dall’11 giugno i 450 bambini che si sono iscritti al Grest delle parrocchie di Castano Primo, San Zenone e Madonna dei poveri.

Un braccialetto che i bambini dovranno esibire all’ingresso, un po’ come avveniva tanti anni fa quando all’oratorio si andava con la tessera in cartoncino che veniva timbrata all’ingresso, a riprova di essere stato in oratorio e di aver seguito il programma catechistico. Non è un geolocalizzatore, perché non ha il gps. Solo un microchip, simile a quelli di cui sono dotati le carte di credito e le tessere dei cellulari. Per i genitori è una sicurezza sul fatto che il bambino sia effettivamente in oratorio. Per la parrocchia la garanzia che non si intromettano nel gruppo ragazzi esterni per compiere atti di bullismo nei confronti dei più piccoli. Il sistema operativo si chiama «Sansone» ed è una piattaforma informatica che fornisce servizi alle comunità pastorali creata da un’azienda di Carate Brianza, la C&L, che non si limita solo all’organizzazione dell’oratorio estivo. Il badge potrà anche essere usato per altre iniziative che le parrocchie organizzeranno nel corso dell’anno. «Più che braccialetto elettronico, che sa tanto di reclusione mentre qui si viene per far festa, lo chiamerei semplicemente badge - osserva don Giacomo Beschi -. Serve per registrare le presenze giornaliere, così sappiamo esattamente anche quanti piatti preparare per il pranzo e se alcuni di loro hanno delle allergie particolari. Con i dati registrati dal badge sarà anche più semplice calcolare la retta di ogni singolo bambino che frequenta l’oratorio estivo».

I genitori (usando un codice e una password singola per ogni badge) potranno anche caricare sul badge i soldi per la spesa giornaliera al bar dell’oratorio, per gelati e caramelle, evitando di lasciare soldi nelle mani dei bambini, che potrebbero perderli oppure indurre alcuni ad impossessarsene indebitamente. Quella del braccialetto elettronico non è una novità in assoluto. «Questo badge sarà adottato da 150 oratori della Diocesi che organizzano i Grest» aggiunge don Beschi.