Diesel, il sindaco di Abbiategrasso sfida la Regione: "Io non blocco i miei cittadini"

Il Comune del Milanese guida la ribellione istituzionale al blocco dei veicoli

Cesare Nai, sindaco di Abbiategrasso

Cesare Nai, sindaco di Abbiategrasso

Abbiategrasso (Milano), 6 ottobre 2018 - Nessun cartello, niente ordinanze e dunque nessun divieto alla circolazione dei diesel Euro 3. Anche Abbiategrasso è nel fronte che guida la ribellione istituzionale al blocco dei veicoli di questa categoria. In testa, il sindaco Cesare Nai. «Chiariamo subito un punto: condivido le finalità dell’iniziativa, ma non è questo il modo. Il provvedimento, così come è stato pensato, colpisce le fasce deboli e mette in difficoltà l’intera comunità di Abbiategrasso. In media chi possiede ancora una Euro 3 non si può permettere un’auto nuova, mica lo fa per divertimento».

Ha anche scritto all’assessore regionale all’Ambiente, Raffaele Cattaneo, sollevando dubbi sul provvedimento e sulla sua applicazione pratica.

«Abbiategrasso è l’unica città che supera i 30mila abitanti in un bacino che arriva a 600mila. In sostanza siamo un puntino in mezzo all’oceano di un territorio vastissimo, basti pensare che per trovare altre città così grandi bisogna andare a Legnano, a nord, oppure a Pavia, a sud. Il paradosso è che nel vicino Magentino abitano molte più persone, quindi l’impatto del provvedimento sarebbe maggiore. Ma siccome sono frammentati in realtà che non arrivano a 30mila abitanti si ritrovano esentati».

In questi giorni cosa le hanno detto i suoi concittadini?

«C’è chi deve uscire dal Comune per andare al lavoro e ci sono i pensionati. Ma immaginiamo anche a chi viene in città a fare la spesa dai negozianti e da ora in poi sceglierà di andare altrove; pensiamo alle iniziative pubbliche che attirano gente da tutto il territorio; pensiamo pure ai numerosi servizi, come l’ospedale, che rischia di vedere i suoi numeri ulteriormente diminuiti. Con la quantità di diesel Euro 3 che circolano ad Abbiategrasso il provvedimento non ha alcun senso, spero se ne rendano conto. Al limite potrebbe essere efficace nel migliorare la qualità dell’aria se esteso a tutta la Città Metropolitana o a tutta la regione».

Al momento, dunque, liberi tutti nella speranza che Regione Lombardia faccia un passo indietro?

«Non ho intenzione di assumermi questa responsabilità davanti ai cittadini, se la Regione mi obbligherà ad applicare la normativa facciano pure loro un comunicato per spiegarlo alla gente».