PAOLO GIROTTI
Cronaca

Aree Bernocchi e Mottana. Partono i lavori sull’Olona per renderle edificabili

Il recupero dei terreni dismessi comincia con un intervento sulle sponde. L’alveo del fiume sarà allargato, gli argini inclinati rinforzati dai massi.

Il recupero delle aree dismesse ex Bernocchi ed ex Mottana, un’ampia striscia di territorio compresa tra corso Garibaldi e corso Sempione oggetto di confronto ormai da anni: dopo la presentazione del progetto di recupero, avvenuta qualche mese fa, è arrivato il momento di dare il via alle operazioni e il primo passaggio avrà come obiettivo la sistemazione del corso del fiume che taglia in due l’area, cercando di preservarne le caratteristiche naturali.

Cominceranno la prossima settimana, infatti, i lavori di sistemazione idraulica e difesa spondale del fiume Olona, condizione fondamentale per procedere con il recupero urbanistico delle aree dismesse. I lavori sono il risultato di un percorso condiviso fra amministrazione comunale e proprietà, oltre che degli accordi con Aipo per la cantierizzazione del fiume. La sistemazione procederà ambito per ambito a cominciare dai due definiti come ex Mottana (sulla sponda sinistra e destra del fiume) seguiti dall’ex Bernocchi sud. A questi seguiranno gli ambiti ex Bernocchi centro e nord. I lavori, in ogni ambito, procederanno da valle a monte e consisteranno nell’allargamento dell’alveo del fiume e nella realizzazione di argini inclinati (con massi ciclopici) che porteranno alla naturalizzazione delle sponde e ad aumentare l’altezza media degli argini stessi.

Per ognuno dei cinque ambiti si stimano tre mesi di lavori; la fine dell’intervento, che interesserà 700 metri di corso del fiume, è prevista fra un anno.

La sistemazione idraulica e spondale ha due obiettivi: declassare il livello di rischio di esondazione delle aree limitrofe all’alveo del fiume e renderle edificabili per le destinazioni residenziale e commerciale dei cinque ambiti interessati dall’intervento di recupero.

Dopo le opere di sistemazione idraulica e l’approvazione del Pgt da parte del consiglio comunale, si potrà avviare la procedura dei cinque piani attuativi. Negli accordi le parti dei cinque ambiti cedute al Comune andranno a formare il parco fluviale e la piazza pubblica affacciata su corso Garibaldi. La superficie complessiva dell’area in questione e dei cinque ambiti è pari a poco meno di 78mila metri quadrati, mentre il parco fluviale avrà una superficie di 26mila metri quadrati: la piazza che si affaccerà su corso Garibaldi, invece, avrà una superficie di circa 3mila metri quadrati.