
medicinali
Avete bisogno di un farmaco a base di calcio carbonato, indicato nei casi di osteoporosi? Noi lo abbiamo cercato in sette farmacie cittadine e non l’abbiamo trovato. Non esiste neppure il farmaco equivalente. Non è stato possibile neanche prenotarlo. "Manca da luglio", ci hanno risposto. "Abbiamo un integratore a base di calcio citrato, ma non il calcio carbonato", è stata una seconda risposta. "Provate a chiedere in qualche farmacia", la terza esortazione. "Guardi che non manca solo il farmaco che sta cercando, ma anche molti alti prodotti", la quarta rivelazione.
«Effettivamente la situazione dei farmaci mancanti sta causando problemi seri da diverso tempo – ha confermato Antonio Guarnieri, farmacista di lungo corso –. A complicare il quadro prima il Covid, dove si è scatenato il panico e a corsa ai rifornimenti, poi la guerra in Ucraina, a cui si è aggiunto anche il conflitto in Medio Oriente. Le guerre condizionano i trasporti".
Quali farmaci mancano?
"Lo sciroppo per bambini a base di ibuprofene, i farmaci per il colesterolo alto e quelli per il reflusso o la gastrite. Questi sono solo alcuni esempi".
Che difficoltà si creano?
"Il problema principale è quando non esiste il farmaco equivalente, perché significa che bisogna tornare dal medico di famiglia e modificare la terapia. Problema ancora più grande se bisogna tornare dal medico specialista ospedaliero, con i tempi di attesa che tutti sappiamo".
Chi rischia di più?
"I rischi maggiori li corrono gli anziani, i pazienti cronici, che non tornano dal medico e abbandonano la terapia".
Ma è possibile ipotizzare quando migliorerà la situazione? "No, perché neppure noi farmacisti conosciamo con precisione il motivo per cui i prodotti non arrivano sui nostri scaffali. Sappiamo solo che la ditta segnala la temporanea indisponibilità. Soltanto per alcuni, particolari farmaci salvavita le ditte farmaceutiche hanno messo a disposizione un “servizio sos“, in quanto hanno una minima giacenza di prodotti e le farmacie possono inviare la richiesta".
Che consigli dare?
"Se è disponibile in farmaco equivalente, accettarlo subito: il principio attivo è lo stesso, cambiano gli eccipienti. Non farsi scoraggiare e soprattutto non abbandonare la cura, mai".