Inceneritore Accam, la sconfitta dei cittadini

A Legnano sotto la pioggia di critiche finisce il sindaco (Pd) Radice, a Busto Arsizio i comitati promettono ancora battaglia

Il comitato No Accam

Il comitato No Accam

Legnano, 24 marzo 2021 - "Umiliato il Consiglio comunale, umiliati i cittadini che dovrebbero essere rappresentati dalle istituzioni,stanchi di una politica che manda in “fumo” le promesse. Gratificati invece coloro che hanno dissipato i capitali pubblici di Accam, con il pericolo che l’inceneritore non si spegnerà mai": Stefano Quaglia, che oggi rappresenta il movimento Legnano Futura, era stato negli anni scorsi consigliere comunale, anche nelle fila del Pd, ed è tra quanti hanno mal digerito le ultime novità su Accam. "Era il 23 febbraio 2015. Il consiglio comunale di Legnano approvava all’unanimità un atto di indirizzo, il cui obiettivo era lo spegnimento dell’inceneritore Accam – spiega Quaglia –, che sarebbe stato sostituito da un impianto di selezione rifiuti (la cosiddetta “fabbrica dei materiali” a freddo) e dall’impianto di compostaggio. Ci eravamo illusi che si sarebbe finalmente voltata pagina, anche per la nostra salute". Quaglia ricorda anche il programma elettorale del sindaco, Lorenzo Radice, che recitava "lavoreremo perché Accam cambi chiaramente e concretamente strategia, per arrivare allo spegnimento dei forni prima del 2027". "Forse anche per questo ha avuto la fiducia dei legnanesi – conclude –. E invece Legnano ha votato per il salvataggio di questa società soprattutto a spese di Amga e quindi dei cittadini legnanesi". Critiche arrivano anche dal fronte politico bustocco, e in particolare dai comitati civici che si battono da anni per scrivere la parola “fine“ all’attività dell’impianto. "Non crediamo più alle belle parole dei sindaci soci – dice Adriano Landoni, portavoce del comitato borsanese – noi chiediamo il piano di dismissione dell’inceneritore". Quanto al Movimento 5 Stelle, che in questi anni ha sempre chiesto la chiusura dell’impianto, l’esponente in Consiglio comunale a Busto Arsizio Claudia Cerini afferma che "a Borsano saranno ancora i rifiuti speciali di tutta Italia ad arrivare, questa è l’unica certezza". Critiche sono rivolte alla Lega bustese "che nell’ultimo mese – sottolinea Cerini – è passata dal dire che Accam andava chiuso ad accettare qualsiasi condizione pur di andare avanti". I sindaci soci, continua l’esponente del Movimento5Stelle " nella corsa a salvare la società (e se stessi) si sono dimenticati dei cittadini e del loro interesse a vivere in un ambiente sano e a non dover accollarsi i debiti di una società mal gestita".