Reagisce a insulti razzisti, la partita di calcio Juniores finisce in rissa sugli spalti

Il bersaglio degli insulti è stato espulso ed è andato ad affrontare gli avversari, zuffa anche post match: arrivano i carabinieri

Il razzismo, ferita a bordo camo

Il razzismo, ferita a bordo camo

Lecco - E' finita malissimo una partita del campionato Juniores provinciale di calcio under 20 che si è disputata al Bione di Lecco fra Oratorio Zanetti e Bellagina: uno dei calciatori dell'oratorio ha infatti reagito ad insulti razzisti dei tifosi ed è stato espulso. E a questo punto è andato sugli spalti ad azzuffarsi. E poi di nuovo la rissa è riesplosa dopo il match ed è terminata solo con l'arrivo dei carabinieri. Solo giovedì con il comunicato del giudice sportivo provinciale sulla base del rapporto arbitrale si capirà come finirà la questione, come sottolinea la Provincia di Como dando la notizia.

"È andata in scena di nuovo una manifestazione razzista da parte di alcuni tifosi - ha commentato l'ex assessore lecchese ed ora consigliere comunale Corrado Valsecchi - che si è conclusa non già con la sospensione della partita come prevede il regolamento, ma con l'espulsione del giocatore di colore vittima degli insulti".

"Sinceramente non ero presente alla partita - ha riferito il presidente della Zanetti, Giancarlo Barindelli -, ma quello che tengo a fare è sottolineare l'errore commesso da ambo le parti in causa. Per quanto ci riguarda stigmatizziamo la reazione del nostro giocatore perché non è quello il modo giusto per combattere questo tipo di episodi. Stiamo parlando di una persona maggiorenne e quindi si comporta come ritiene più opportuno".  Quanto al razzismo, è un problema che "devono capire i genitori in primis, perché purtroppo di episodi simili ne stanno succedendo con sempre maggiore frequenza".