Senza turisti la Honolulu del Lario: “Inizia la stagione ma siamo tagliati fuori per colpa della strada interrotta”

Oliveto Lario, la protesta dei gestori dei locali sul lago contro il blocco della strada per Valbrona. Doveva riaprire in breve tempo, ma dal 24 aprile è ancora off-limits: "Perso il 30 per cento degli incassi"

La frana del 24 aprile

La frana del 24 aprile

La “Honolulu” del lago di Como è deserta. Una delle strade di accesso è chiusa da ormai un mese e non si sa quando riaprirà. In settimana si stima arrivi il 30% dei turisti in meno, durante i week end ancora di più. Se la provinciale della Valbrona, interrotta dal 24 aprile per frana, non riaprirà presto, la bella stagione sarà da buttare e si trasformerà in un incubo per gli operatori commerciali di Oliveto Lario, sulla sponda occidentale del ramo lecchese del Lario.

Con la Sp 46 off-limits sono tagliati fuori da Valbrona appunto, Asso, Canzo e gli altri paesi del Comasco da cui arrivano molti clienti. Sono spariti pure molti dei ciclisti e motociclisti del sabato e della domenica, rimasti orfani dei tornanti del passo del Ghisallo e del Pian del Tivano.

"Ne stiamo risentendo parecchio – conferma a nome di tutti i colleghi Mario Perrelli, 46 anni, che dal 2018 gestisce il bar Onnolulo, uno dei locali più rinomati di Oliveto -. Abbiamo perso il 30% del lavoro e degli incassi durante i feriali, nei fine settimana è molto peggio. Del resto non possiamo pretendere che le persone per un gelato, una colazione, un caffè, un aperitivo, compiano il giro dell’oca quando prima impiegavano solo 5 minuti a raggiungerci".

Il danno è doppio: "Abbiamo faticato parecchio per trovare collaboratori e ora dobbiamo giustamente garantire loro uno stipendio, non possiamo cacciarli". Perrelli e gli altri vorrebbero almeno avere qualche indicazione certa sulle tempistiche, che si stanno dilatando a dismisura. "Contro la natura non si più nulla, però nessuno ci dà informazioni", denuncia. Oliveto è una zona di confine tra le province di Lecco e di Como, sembra che tutti se ne siano dimenticati.

"Oliveto è un paese turistico di lago, è vero che rispetto al passato la stagione turistica si è allungata, ma abbiamo solo 120 giorni per riuscire a guadagnare a sufficienza anche per il resto dell’anno – prosegue – Maggio ormai è stato perso, l’inizio di giugno pure. Meno male che ci sono tanti stranieri che vengono sul lago di Como e che qui hanno case di villeggiatura – prosegue Mario -. Riusciamo a far quadrare i conti e tenere aperti solo grazie a loro. Ma per quanto ancora?".