Turismo sul Lario, la riscossa del ramo lecchese. Ed è boom del b&b e case vacanza

Superato il milione di presenze, soprattutto di stranieri che prediligono campeggi, rifugi e appartamenti

Renzo e Lucia preferiscono il B&b  La riscossa dell’altro ramo del Lario:  boom del turismo extra-alberghiero

Renzo e Lucia preferiscono il B&b La riscossa dell’altro ramo del Lario: boom del turismo extra-alberghiero

Lecco – Boom di nascite in provincia di Lecco, non di bambini, ma di strutture ricettive per turisti, villeggianti e visitatori. Nell’ultimo anno ne sono state aperte più di 500 e hanno superato quota 2.500. Significano 3mila posti letto in più, per una capienza totale complessiva di 24.300 persone, quasi tante quante gli abitanti di Vimercate. Il dato è in continua crescita, perché praticamente ogni giorno ci sono nuove aperture di case vacanza, affittacamere, b&b, agriturismi con stanze per soggiorni e pernottamenti, foresterie e locande. La maggior parte delle strutture infatti non sono alberghi né hotel: le strutture alberghiere vere e proprie attualmente sono 80 con una capienza di circa 3mila posto letto, gli esercizi non alberghieri sono 21.300 posti letto; i cosiddetti esercizi complementari come appunto campeggi, locande, foresterie, case e appartamenti per vacanze imprenditoriali, rifugi alpini, case per ferie, ostelli, agriturismo sono arrivati a 610 unità con circa 12.500 posti letto; l’offerta ricettiva extra-alberghiera può contare su 1.810 unità con 8.800 posti letto divisi tra i 1.150 case e appartamenti per vacanze non imprenditoriali, 485 locazioni turistiche non imprenditoriali e 175 b&b.

In ciascuna delle strutture alberghiere e complementari, seppur numericamente inferiori a quelle extra-alberghiere, sono comunque disponibili più posti letto, rispettivamente con una media di circa 37 e di circa 20 posti letto a struttura. Negli alloggi che non hanno carattere imprenditoriale, come appunto i b&b, case vacanza e locazioni turistiche ci sono invece in media 5 posti letto a struttura: grazie agli attuali 8.800 posti letto, tuttavia incidono sul 36% della capacità ricettiva lecchese e rappresentano quindi oltre 13 dei posti letto totali del territorio. In base agli ultimi dati disponibili, nel 2022 in provincia di Lecco si sono contate più di un milione di presenze turistiche: 240mila di lombardi, 151mila di tedeschi, 81mila di americani a stelle e strisce, 60mila di francesci, 52mila di britannici.

In totale gli arrivi sono stati 345.282 e le presenze 1.005.136 un record per il ramo manzoniano del lago che, finalmente, sta iniziando a fare concorrenza anche in questo settore ai “cugini" comaschi. Il ritorno consistente dei turisti stranieri ha inciso nella misura del 63% sugli arrivi, che in valori assoluti sono stati 217.613, mentre gli italiani 127.669; le presenze straniere hanno raggiunto quota 632.358 e quelle italiane sono state 372.778.

Il paese con più strutture ricettive è Colico, dove se ne contano 200 e che ha anche più posti letto, seguito da Perledo che ne ha oltre 170, Lecco con più di 160, Varenna con oltre 150, Bellano e Mandello del Lario. Le località turistiche con più posti letto, oltre a Colico dove possono alloggiare almeno 3mila ospiti, sono Lecco con una capienza di 1.600 persone a notte, Oliveto Lario e Dervio con numeri simili a quelli di Lecco e Cortenova in Valsassina con una disponibilità di 1.400 posti letto.

"La sfida è adoperarsi attraverso progetti e proposte integrate, per favorire la permanenza dei turisti in terra lariana, con soggiorni ancora più lunghi, a beneficio di tutto il comparto - sottolinea la consigliere provinciale delegata al turismo Fiorenza Albani -. Significa anche fidelizzare quei turisti che hanno di recente scoperto o riscoperto la bellezza del nostro territorio e il piacere di esplorarlo e viverlo".