Lecco, chiudono 33 banche: sei paesi sono senza sportelli

Gli sportelli bancari in provincia sono scesi da 209 a 176. In 18 comuni c'è solo una filiale

La tavola rotonda sulla desertificazione bancaria

La tavola rotonda sulla desertificazione bancaria

Lecco, 15 marzo 2023 – In quattro anni in provincia di Lecco hanno chiuso 33 sportelli bancari. Tra il 2018 e il 2021, in una delle province tra le più ricche d'Italia, le filiali di banche e istituti di credito sono scese da 209 a 176. Sono il 15% in meno in 36 mesi. E nel 2022 le chiusure sono proseguite. In 6 paesi su 84 non c'è nemmeno una banca: Annone Brianza, Carenno, Morterone che è il borgo più piccolo d'Italia dove comunque è installato un postamat, Rogeno, Sirtori e Verderio. In altri 18 resiste invece un solo sportello bancario, ma non si sa per quanto ancora. Uscire di casa per effettuare una commissione in banca, un’azione che ha fatto parte della vita di tutti i giorni di milioni di italiani, non più affatto scontata. I più giovani utilizzano gli sportelli online; gli anziani, chi non è avvezzo alla tecnologia e non ne dispone resta senza un servizio essenziale. Le serrate si ripercuotono sulla situazione occupazionale con un calo degli occupati tra il 2020 e il 2021 del 13,66% in Provincia di Lecco.

Il convegno

Sono i dati che emergono dalle analisi dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria creato dai sindacalisti di First Cisl nazionale che rappresentano i lavoratori delle banche, delle assicurazioni, della finanza, della riscossione e delle authority. Si tratta di numeri che impattano fortemente sui territori e che hanno portato la segretaria generale della First Cisl territoriale Tiziana La Scala ad organizzare – insieme ai colleghi della Cisl Monza Brianza Lecco e della Fnp Cisl Monza Brianza Lecco – un convegno a Garbagnate Monasrero. Alla tavola rotonda, hanno paartecipato l’economista Alberto Berrini, i sindaci di Lecco e Seregno, che raccontato i disagi sociali ed economici che la mancanza di una banca “di prossimità” crea su un territorio, Giovanni De Santis del Banco Desio e della Brianza, il presidente della BCC di Carate Brianza Ruggero Redaelli, il segretario aggiunto di Confartigianato Lecco Vittorio Tonini e Piero Dell’Oca, consigliere di Api Lecco Sondrio.

Gli anziani

Presente alla tavola rotonda anche Giuseppe Saronni, segretario generale Fno Cisl, che ha rappresentato cosa significhi per un pensionato svolgere le pratiche di ogni giorno in un mondo sempre più digitalizzato. “Immaginate un anziano che si reca in banca e, con molta cortesia, gli viene spiegato che dovrà attivare l’homebanking. Per far ciò dovrà avere obbligatoriamente uno smartphone e un indirizzo mail - e già questo è un primo punto di difficoltà – e che terminata la procedura riceverà la seconda metà del codice via posta. Che al primo accesso dovrà cambiare le password.... e così via. Il problema evidentemente non è l’anziano renitente ad adeguarsi alla nuova realtà digitalizzata ma il servizio che, di fatto, non è più costruito in base ai suoi bisogni”. “Il fenomeno della digitalizzazione è inarrestabile, ma dobbiamo opporci a chi la usa a fine speculativo – l'avvertimento del segretario nazionale della First Cisl, Riccardo Colombani -. Bisogna superare l’idea che il cittadino conti come un prodotto”.