DANIELE DE SALVO
Cultura e Spettacoli

Un film sull’anarchico Gaetano Bresci: l’ex cinema diventa set per “Un delitto ideale”

Le riprese del film sulle sponde dell’Adda. A Calolziocorte è stata ricostruita una casa di tolleranza del 1900

A sinistra Giuseppe Amelio, il Gaetano Bresci del film “Delitto ideale“

A sinistra Giuseppe Amelio, il Gaetano Bresci del film “Delitto ideale“

Calolziocorte (Lecco) –  Sesso, sangue e redenzione in scena a Calolziocorte. Una casa di tolleranza, come quelle di una volta, è stata allestita in centro paese, in un albergo dismesso, l’albergo Calolzio. Non si tratta di un postribolo vero e proprio, ma della location per un film storico su Gaetano Bresci, l’anarchico che il 29 luglio 1900 ha ucciso a Monza Umberto I di Savoia.

Leggenda narra che l’anarchico, morto in carcere in circostanze anomale pochi mesi dopo l’attentato all’età di 31 anni, abbia trascorso la notte prima di assassinare il re buono in un bordello in cerca di un ultimo piacere, perché sapeva che sarebbe stato catturato e probabilmente ucciso, come sembra sia poi realmente accaduto. Durante l’ultima notte di piacere a pagamento, avrebbe anche redento la meretrice con cui si è accompagnato, convincendola a cambiare lavoro e vita.

Per ambientare la casa di tolleranza – che nella realtà si trovava a Milano - è stato appunto scelto nell’ex albergo di Calolziocorte, vicino alla stazione ferroviaria, un edificio dell’Ottocento chiuso tra la fine dei ‘70 e gli inizio degli anni ‘80, dove alcuni testimoni indicano che, durante il Ventennio, ci fosse veramente un bordello. Il titolo del film, finanziato dai produttori della società Anno 404, è “Delitto ideale“.

Il protagonista è Giuseppe Amelio, nipote del celebre regista Gianni Amelio, che interpreta l’anarchico. Lo affianca Valentina Di Simone, nelle vesti della prostituta che si emancipa. I due sono guidati dal regista Nicolò Tonani. Tra le comparse c’è anche Ignazio Albanese, fratello di Antonio Albanese.

"Ho abitato a Garlate e conosco il proprietario dell’ex albergo – racconta il produttore esecutivo Guido Berardinelli. - Con lui ho concordato di girare lì alcune scene".  È stata una corsa contro il tempo per poter allestire ambienti e scenografie, perché nell’albergo fantasma mancavano perfino gli allacciamenti elettrici. Il set è stato curato nei minimi dettagli, con l’utilizzo di arredi originali d’epoca per ricreare l’ambientazione di inizio XVIII secolo e della case di tolleranza. Dal Comune sperano che si tratti solo del primo di una lunga serie di ciak e che anche Calolziocorte, possa diventare magari una sorta di set dell’Adda.