
Il pranzo di Natale dei lavoratori della Voss
Osnago (Lecco), 25 dicembre 2020 – Natale al picchetto fuori dalla fabbrica invece che a casa in famiglia. I 70 lavoratori della Voss di Osnago invece che con mogli, mariti, figli, genitori hanno trascorso a turno il 25 dicembre a presidiare i cancelli della storica torneria di cui è stata annunciata la chiusura per impedire che venga smantellata. E' da una decina di giorni che hanno allestito un presidio permanente 24 ore su 24. Procederanno a oltranza fino a quando non verrà trovata una soluzione alternativa alla serrata e al loro licenziamento in tronco. Tute blu e impiegati si sono organizzati con i loro delegati sindacali anche per il pranzo di Natale per non abbandonare la postazione un solo istante.
Un via vai incessante di colleghi di altre attività produttive del circondario, residenti della zona, persone che nemmeno conoscono hanno portato loro cibo, generi di prima necessità di conforto, panettoni, bottiglie di spumante e altri regali per manifestare solidarietà, sostegno e vicinanza concreta. “Ciò che accade ai lavoratori della Voss può capitare all'improvviso a chiunque – spiega Antonio Guzzi della Fiom Cgil -. Una volta scaduto il blocco dei licenziamenti in molti purtroppo dovranno affrontare la stessa situazione. I lavoratori e i cittadino lo sanno e hanno compreso che la battaglia dei dipendenti della Voss è la battaglia di tutti per un lavoro dignitoso”. Tra quanti hanno trascorso parte del Natale insieme ai lavoratori della Voss c'è anche il segretario generale nazionale di Fim Cisl Roberto Benaglia. "E' una vertenza sulla centralità delle persone e sul valore del lavoro. non accetteremo la chiusura dell'azienda, ci vuole rispetto delle persone".