DANIELE DE SALVO
Cronaca

Un leggenda del canottaggio. Addio a Moioli: "Grande maestro"

L’ultimo saluto alla medaglia d’oro ai Giochi di Londra 1948 dell’allievo prediletto Andrea Panizza

L’ultimo saluto alla medaglia d’oro ai Giochi di Londra 1948 dell’allievo prediletto Andrea Panizza

L’ultimo saluto alla medaglia d’oro ai Giochi di Londra 1948 dell’allievo prediletto Andrea Panizza

"Ciao maestro, grazie di tutto!". È l’ultimo saluto dell’allievo prediletto Andrea Panizza, il 26enne medaglia d’argento olimpica di canottaggio, al suo maestro Giuseppe Moioli (insieme nella foto), scomparso ieri mattina all’età di 97 anni. Lo scorso 31 luglio davanti al maxi schermo allestito a Mandello del Lario per assistere alla finale del 4 di coppia maschile alle Olimpiadi di Parigi e incitarlo nell’ultimo colpo di remi per battere in volata gli atleti polacchi, c’era anche lui, il suo primo maestro. Quasi un passaggio di testimone, dal maestro all’allievo appunto, 76 anni dopo l’impresa dell’oro nel “quattro senza“ ai Giochi di Londra 1948. Una bandiera per l’Italia, un mito per Mandello e i mandellesi, come la Moto Guzzi, e il capostipite di una lunga progenie di campioni: Ivo Stefanoni, timoniere d’oro nel 4 con ai Giochi di Melbourne 1956 e di bronzo a Roma 1960; Carlo Mornati, argento nel 4 senza a Sydney 2000, pure lui di Mandello; Riccardo Fasoli, campione del mondo in 4 senza junior nel 2003 ad Atene. "Non solo una sport o una passione, per lui il canottaggio era una vocazione – lo ricorda proprio Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello -. Per me è stato un maestro, un allenatore, un vicino di casa, un amico". Fino all’ultimo la leggenda del canottaggio ha pensato alla sua Canottieri Moto Guzzi. "Hai dato la vita per il canottaggio e per i tuoi ragazzi e per questo te ne saremo sempre grati – è l’omaggio degli atleti e dei dirigenti della Canottieri -. Continua a guardarci da lassù. Grazie di tutto Leggenda". "La sua scomparsa lascia un grande vuoto nella comunità sportiva e in tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerlo e lavorare al suo fianco", è il cordoglio dell’assessore Sergio Gatti a nome dell’Amministrazione comunale. "Una leggenda del canottaggio, ma soprattutto una persona vera", sono le parole della presidente della Provincia di Lecco, Alessandra Hofmann e del suo vice Mattia Micheli. La camera ardente di Giuseppe Moioli è stata allestita in municipio, un tributo raro. E domani, in occasione dei funerali, è stato istituito il lutto cittadino, un ultimo affettuoso inchino ad un monumento di sport e umanità.