DANIELE DE SALVO
Cronaca

Lecco, Villa Brik pronta a una seconda vita

Il rudere sgomberato diventerà un hotel di lusso

Villa Brik in stato di abbandono

 Lecco, 1 febbraio 2019 - Da vecchia osteria abbandonata ad immobile occupato, a polo turistico. Villa Brik, che l’altra mattina è stata sgomberata dopo essere stata occupata abusivamente da alcuni anarchici, verrà abbattuta e completamente rasa al suolo per lasciare posto a un albergo extralusso con tanto di centro benessere, un ristorante, un bar e case vacanza con vista lago e affaccio diretto sul Lario. «Quel comparto secondo quanto previsto nel Piano di governo del territorio è un ambito di trasformazione urbanistico con funzioni pubbliche e private – conferma il sindaco Virginio Brivio -. Il Pgt indica parcheggi, aree verdi e il recupero delle scalinate e poi un hotel con spa, immobili residenziali turistici e altre strutture ricettive come un ristorante e un bar».

La villa è conosciuta soprattutto come Crotto del Brik: crotto perché originariamente era un crotto appunto, cioè una trattoria, frequentata specialmente il lunedì sera dai ferrotranvieri; Brik invece sta per bricco, che indica un luogo isolato quale era un tempo la zona di Caviate. Si trova traccia e menzione dei documenti dello stabile originario in documenti che si riferiscono alla fine dell’800, però è probabile che l’immobile attuale risalga all’immediato dopoguerra, forse anche più tardi. Villa Brik è ormai completamente in disuso dalla fine degli anni ‘60 e non riveste più alcun tipo di interesse né architettonico né storico. E’ inoltre talmente malridotta che non sussiste alcuna possibilità di recupero: da qui la decisione di demolirla. L’area, che mercoledì all’alba è stata sfollata a forza dagli agenti della Digos e dai poliziotti della questura e i carabinieri su ordine del prefetto Liliana Baccari, è riconducibile ai titolari della “Corti Costruzioni" di Galbiate che confermano la volontà di realizzare quanto contenuto nelle previsioni urbanistiche.

«I progetti sono già stati depositati in municipio a Palazzo Bovara in attesa delle valutazioni del caso, delle eventuali indicazioni e delle necessarie autorizzazioni – si limitano a spiegare -. Confidiamo che l’intero iter possa concludersi presto e l’intervento cominciare».