Vaccino anti-Covid: Lecco al via

Domenica il V-Day all’ospedale Manzoni. Primi circa 50 volontari reclutati tra i reparti e i vertici Asst

Una mamma con la sua bimba all'ospedale Manzoni

Una mamma con la sua bimba all'ospedale Manzoni

Lecco, 24 dicembre 2020 - Domenica sarà il V-day. Anche in provincia di Lecco. L’ospedale Manzoni è una delle 14 strutture in Lombardia chiamate a inaugurare la grande campagna europea di vaccinazione contro il coronavirus. I primi a essere vaccinati saranno una cinquantina di volontari reclutati nei vari reparti dei presidi dell’Asst provinciale, non più di quattro per ogni comparto. Tra loro ci saranno anche i manager della sanità locale per dare l’esempio e alcuni impiegati e amministrativi.

Dopo 21 giorni, come da protocollo, dovranno sottoporsi al richiamo. A gennaio poi toccherà a turno a tutti gli altri. "Quella del 27 dicembre è una data simbolica – spiega l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera -. La campagna vaccinale vera e propria comincerà all’inizio del mese prossimo e coinvolgerà 10 milioni di lombardi". Tra quanti si vaccineranno in anteprima figurano anche alcuni infermieri e oss dell’Istituto geriatrico e riabilitativo Giuseppina e Costantinto Frisia di Merate, suo malgrado diventato uno delle case di riposo simbolo della pandemia che ha decimato gli anziani ospiti come avvenuto in quasi tutte le rsa. Si tratta della succursale brianzola del Pio Albergo Trivulzio di Milano, una delle 14 realtà prescelte per dare il via al V-day. Pure in questo caso sono stati reclutati volontari. I vaccini verranno confezionati in 324 fiale che arriveranno al Niguarda di Milano e suddivise in 1.600 dosi da distribuire direttamente nei vari hub prescelti ai destinatari. Mentre la lotta al Covid con l’arma della vaccinazione di massa è appena cominciata, è invece già tempo di bilanci per la campagna di vaccinazione influenzale.

In provincia di Lecco per gli over 65 sarebbero necessarie 57mila dosi, ma al momento ne sono state consegnate ai medici di famiglia solo 41mila. Non si sa se né quando arriveranno le 16mila che mancano. Sono state invece assegnate tutte le 2mila dosi richieste per gli altrettanti assistiti nelle Rsa e le circa mille per gli operatori sanitari.