
Tregua in Prefettura per i 34 Educatori di Olgiate Molgora
Una tregua per stilare una proposta di pace. L’ha siglata il capo di Gabinetto della Prefettura di Lecco Paola Cavalcanti con i delegati sindacali dei 34 educatori della Casa dei ragazzi di Olgiate Molgora e gli avvocati Elena Rolandi e Lorenzo Guzzetti, che rappresentano i componenti del Cda dell’Istituto di assistenza a minori e anziani, dove sono assistiti 39 ospiti, più altri 15 utenti del Cse e 38 del Centro educativo diurno.
Ai 34 dipendenti della Casa dei ragazzi, che si occupano appunto di persone fragili e anche difficili da accudire, è stato cambiato unilateralmente il contratto nazionale di riferimento: non più quello delle Funzioni locali, ma quello dell’Unione nazionale delle istituzione ed iniziative di assistenza sociale. Significa lavorare 38 ore a settimana invece che 36, ma guadagnare 200 euro in meno al mese sullo stipendio base, rinunciare alla maggiorazione di turno e perdere 6 giorni di ferie. Da qui la convocazione di un vertice urgente in Prefettura. "Abbiamo ribadito la totale indisponibilità a partecipare a tavoli finalizzati alla disapplicazione del contratto nazionale di riferimento, recepito nei rispettivi contratti individuali – spiega Teresa Elmo, segretaria generale territoriale della Fp Cgil Lecco (nella foto) -. Tuttavia, nell’ottica di affrontare con la parte datoriale i presupposti, ad oggi non chiari, che hanno portato al recesso unilaterale dal contratto collettivo nazionale delle Funzioni locali, abbiamo confermato disponibilità ad analizzare, all’interno di una contrattazione di secondo livello, i presupposti per l’avvio di un processo di armonizzazione tra i dei contratti". D.D.S.