A Lecco la Treccani fa la festa... all’italiano

Tre giorni di Festival per rendere attuale la nostra lingua

Manuel Agnelli

Manuel Agnelli

Lecco, 14 settembre 2019 - «Vogliamo diffondere cultura. Treccani non è soltanto ciò che racconta un nonno al nipotino, ma una realtà molto attuale. Da anni siamo protagonisti nell’ambito delle giornate manzoniane, ora alziamo il tiro con un festival dedicato alla lingua italiana». Così Mario Romano Negri, presidente della fondazione Treccani Cultura, nel battezzare «#leparolevalgono – Festival della lingua italiana», previsto a Lecco dal 4 al 6 ottobre.

Ieri la presentazione nella biblioteca milanese Germi, anzi «luogo di contaminazione». Presente il sindaco lecchese Virginio Brivio: «Ringraziamo Treccani per aver rinnovato la partnership con noi. Ci siamo interrogati sul valore attuale della parola. Ed è un valore importante. La lingua va indagata e serve la capacità di renderla attuale, per dare una dignità non banale né scontata alla parola. Il festival va nella direzione dei grandi interventi di questi anni, come la ristrutturazione della casa che ha ospitato il Manzoni. Con questo nuovo appuntamento vogliamo coinvolgere quante più persone possibile e far loro apprezzare il nostro patrimonio linguistico. Con un occhio al passato: momenti formativi per studenti e docenti, ma anche laboratori, incontri e spettacolo in una contaminazione tra approfondimento linguistico ed arte».

Laboratori didattici e corsi di formazione dunque, oltre ad incontri tematici e spettacoli (il programma, ricco e dettagliato, su treccanicultura.it). L’assessore alla Cultura Simona Piazza ha condotto la presentazione, introducendo il rappresentante dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Luigi Romani: «La nostra missione è garantire a chiunque l’accesso libero a informazioni controllate e certificate, per favorire la pluralità di opinioni e il confronto civile, contrastando le conseguenze perverse dell’assenza di intermediazione attuale. Dobbiamo dare strumenti per costruirsi opinioni critiche, per avere la capacità di filtrare le migliaia di informazioni da cui siamo bombardati. In questo senso ogni giornata avrà una parola chiave: verità, ambiente, empatia. L’utilizzo dell’hashtag chiarisce la nostra intenzione di rivolgerci ai giovani. Le giornate sono così strutturate: mattinate didattiche, pomeriggi di approfondimento, serate dedicate agli artisti».

Tra gli ospiti Manuel Agnelli, cantante del gruppo rock Afterhours ed ex giudice di X Factor: «Per me la parola è sempre stata fondamentale, per la passione per la letteratura e per il valore sonoro. Mi sono trovato a vivere una contraddizione: da un lato l’influenza musicale anglosassone, dall’altra l’esigenza di comunicare le emozioni al mio pubblico. Da ragazzini il rock lo facevamo in inglese, ma racconterò come sono riuscito a passare all’italiano, con nuove possibilità di espressione. E ho riscoperto il potere del suono della parola. I social hanno modificato il modo di comunicare in una forma sintetica ed imperativa. Serve una guida, un timone per avere una direzione in maniera consapevole».