Timori per la frana nel Varrone, si forma un lago

Oltre cinquemila metri cubi di roccia si schiantano a valle, l’invaso minaccia Dervio. Il sindaco: "Il fiume scorre regolarmente"

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di Daniele De Salvo

Una frana crollata nel torrente ha formato un nuovo lago che ora incombe su Dervio. Lo smottamento si è verificato l’altra notte. Dal versante nord del pendio a monte del paese, nel territorio della Valvarrone, sotto l’abitato della frazione di Tremenico, hanno ceduto di schianto oltre 5mila metri cubi di rocca, terra e vegetazione che cresceva sul fianco della montagna. La slavina di detriti è scivolata nel Varrone, formando una sorta di diga che ha sbarrato in parte il corso del torrente e formato un lago. Il nuovo bacino è lungo una cinquantina di metri e fondo un metro e mezzo. È molto stretto, ma si stima che l’invaso al momento contenga fino a 75mila litri d’acqua. La situazione per ora è sotto controllo, nonostante l’alveo parzialmente ostruito e la grande pozza, il Varrone continua a scorrere regolarmente. La frana è ben visibile dalla vecchia funicolare che delle miniere di feldspato dismesse: sembra una ferita aperta nel fianco della Valvarrone, Sebbene al momento non ci siano pericoli, occorre intervenire in fretta. La paura è che in caso di ondate improvvise di maltempo si possa verificare un’inondazione, proprio come già accaduto nel giugno 2019, quando una colata di fango tracimata dalla dica di Pagnona ha sommerso parte di Dervio, scatenando l’allerta generale e l’evacuazione immediata di parte del centro abitato. Il sindaco di Dervio Stefano Cassinelli e di Valvarrone Luca Buzzella appena si sono accorti di quanto successo hanno effettuato un sopralluogo preliminare insieme al geologo Cristian Adamoli, che è stato consigliere comunale e assessore in paese. "La frana ha invaso l’alveo del torrente Varrone che comunque scorre regolarmente anche se si è formato un piccolo invaso lungo circa 50 metri e profondo circa un metro e mezzo", spiegano i due primi cittadini che hanno immediatamente avviato le procedure per chiedere di svolgere controlli di somma urgenza. "Al momento non vi sono pericoli", assicurano. "È tuttavia necessario intervenire al fine di evitare sviluppi futuri negativi", però aggiungono. Per questo per quest’oggi è previsto subito l’intervento dei tecnici di Regione Lombardia. "Decideranno come meglio intervenire per risolvere la situazione ma ribadiamo che al momento non sussistono pericoli – sottolineano di nuovo Stefano Cassinelli e Luca Buzzella, che non vogliono assolutamente provocare inutile panico.