Teva, lavori di bonifica all’ex Chimica "Impianti pronti per la primavera"

Bulciago, manutenzione in corso nel Lecchese. La Cgil: programma rispettato

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Grandi pulizie in corso all’ex Chimica di Bulciago, che avrebbe dovuto chiudere i battenti ma che invece resterà. Tecnici e impiegati della farmaceutica israeliana "Teva – Sicor" sono all’opera per ultimare le bonifiche degli impianti e mettere ordine nella documentazione per consegnare le chiavi dello stabilimento ai futuri nuovi proprietari del gruppo Flamma di Chignolo d’Isola che stanno perfezionando il passaggio di consegne e di presa in carico potenziale di tutti i 70 dipendenti ancora in forze al colosso di colosso di Tel Aviv, i cui vertici esattamente un anno fa avevano annunciato la dismissione totale del polo produttivo di principi attivi e il licenziamento in tronco dei 109 lavoratori, una quarantina dei quali nel frattempo hanno maturato i requisiti per la pensione oppure sono riusciti a trovare un altro posto. "Sono in fase di ultimazioni le operazioni per poter consegnare l’impianto ai nuovi proprietari entro la primavera – spiega Nicola Cesana, segretario generale della Filctem Cgil di Lecco –. Tutto procedere come da programma. Chi non è impegnato in questa fase al momento resta in cassa integrazione straordinaria. Non ci è stato ancora comunicato il tipo di produzione che verrà realizzata né ci è stato presentato il piano industriale, ma verranno ricollocati tutti i lavoratori".

Per gli acquirenti si tratta di un’espansione dell’attività. Ancora nessuna notizia invece per i 360 colleghi dello stabilimento "gemello" di Nerviano. Gli investitori bergamaschi che hanno rilevato il polo di Bulciago non sono infatti interessati anche a quello di Nerviano. D.D.S.