Tesoriera infedele al Tiro a segno

La Procura l’accusa di aver fatto sparire dalle casse quasi tredicimila euro

Tesoriera infedele al Tiro a segno
Tesoriera infedele al Tiro a segno

Quasi 13mila euro spariti dalle casse del Tiro a segno nazionale di via Belvedere. Un ammanco di cui sarebbe responsabile Alessandra Castagliuolo, 43 anni, di Merone, ora accusata di peculato. Il buco di bilancio è stato scoperto ad aprile, facendo partire gli accertamenti per risalire a chi fosse il responsabile di una serie di prelievi risultati non giustificati.

La sparizione ammonta a 12mila euro, segnalati in una prima querela depositata in Procura a Como poi integrata con un secondo esposto per altri 900 euro. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Antonia Pavan, avrebbero appurato che la donna, unica responsabile della cassa nonché tesoriere del Tiro a segno, incaricata anche di tenere la contabilità, si sarebbe appropriata del denaro in più occasioni, soprattutto con prelievi di contanti, che aveva facoltà di gestire per effettuare i vari pagamenti. A questo si aggiungerebbero bonifici che, secondo gli inquirenti che hanno ricostruito i conti, a loro volta non risulterebbero giustificati. L’ipotesi di peculato, e non di appropriazione indebita, scaturisce da fatto che il Tiro a segno è considerato un ente pubblico, cui è stato causato un danno economico di entità non lieve.

Un’accusa che l’indagata, che ha già sostenuto un interrogatorio davanti al pubblico ministero, respinge negando ogni responsabilità.

Pa.Pi.