Sulla lista nera da 10 anni. Allontanato di nuovo il foreign fighter siriano

Como, fermato per un controllo dalla Squadra Volante. Ha legami nell’Erbese. L’uomo residente in Norvegia non può più mettere piede in Italia dal 2016 .

Sulla lista nera da 10 anni. Allontanato di nuovo  il foreign fighter siriano

Sulla lista nera da 10 anni. Allontanato di nuovo il foreign fighter siriano

Da oltre dieci anni, la Digos e i sistemi di sicurezza italiani hanno il suo nome segnato nelle liste delle persone da monitorare.

Anzi, lui in particolare, in Italia non ci può più stare dal 2016, quando è stato raggiunto da un provvedimento di allontanamento. Formalmente carpentiere, siriano di 36 anni naturalizzato norvegese, con legami forti nell’Erbese, dove ancora oggi pare abbia parenti e conoscenze, è stato incrociato e controllato da una pattuglia della Squadra Volante a Como, svelando la sua presenza in Italia. Dopo le necessarie verifiche, è stato nuovamente allontanato, perché la sua capacità, o almeno il forte sospetto, di essere troppo vicino ai contesti terroristici, sembra non ancora cessata. "Grazie ai suoi contatti in Italia, reclutava e favoriva la partenza di volontari verso scenari di guerra": così ha scritto in un tweet il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, annunciando il rimpatrio in Norvegia dell’uomo.

Su di lui, negli ultimi anni, sono state raccolte informazioni comportamentali, frequentazioni, dichiarazioni che ha reso palesi spesso anche attraverso i social. Già nel 2015 il Ministero lo aveva inserito nell’elenco dei "militanti jihadisti", soggetti pronti ad armarsi di kalashnikov e andare in guerra. Come aveva fatto nel 2012, quando era stato anche arrestato a Roma dopo l’irruzione all’Ambasciata siriana in Italia.

Nei mesi successivi, ha continuato a dare notizie di sé attraverso la sua pagina Facebook, su cui pubblicava fotografie e video realizzati in campi di addestramento, assieme a compagni che si mostravano armati a volto scoperto. Nel 2015 l’uomo è ancora in Italia, nell’Erbese, e il suo nome rientra tra i 54 foreign fighter italiani, identificati all’indomani degli attentati di Parigi. Poi, mentre un provvedimento lo allontana formalmente dall’Italia in quanto soggetto indesiderato, sembra sparire dalla sua casa di Erba. Dove ora era tornato, non si sa da quanto e per quale motivo, a fare cosa: legami familiari, questioni personali, o forse potenziali reclutamenti. Certezze non ce ne sono, ma nemmeno indizi su un suo allontanamento dal contesto per cui era conosciuto.

"Dal 2015 ad oggi – ha precisato ieri il Ministero dell’Interno in una nota - sono 755 le espulsioni eseguite, che includono anche le 77 del 2013".