
O si guastano o sono pieni, ma cambiando gli addendi il risultato non cambia, resta sempre quello che 35 studenti delle superiori di Pescate, che frequentano le scuole a Lecco, non arrivano mai in classe in orario, a volte non ci arrivano proprio. Da quanto sono ricominciare le lezioni, si verificano problemi praticamente tutti i giorni: i bus del servizio di trasporto pubblico che fanno tappa in paese, arrivano infatti a Pescate già sovraccarichi e i 35 ragazzi e ragazze abbonati, che durante l’inverno diventeranno molti di più perché in tanti lasceranno il motorino in garage, non riescono a prenderli. Sebbene minorenni, vengono lasciati a terra in attesa della corsa successiva, che passa quando ormai è suonata la campanella della prima ora. Il mensile di 36 euro o l’annuale di 297, però devono pagarlo.
Due corse utili sono state del resto soppresse e i pullman utilizzati non sono abbastanza capienti per imbarcare tutti. Il sindaco di Pescate Dante De Capitani (foto) non ne può più di scuse, spiegazioni, rassicurazioni puntualmente disattese e promesse mai mantenute. Per questo, tanto per cominciare reclama la testa dei vertici dell’Agenzia per il trasporto pubblico locale di Como, Lecco e Varese che gestiscono il servizio e poi chiede che le relative risorse regionali vengano girate a lui in modo da organizzarlo lui. "Non sono stato eletto sindaco per rimanere in ufficio e far prendere polvere alle istanze dei nostri cittadini – si arrabbia De Capitani -. Sono abituato a trovare soluzioni, altrimenti mi dimetterei. La responsabilità è dei vertici dell’Agenzia di tpl che non sono in grado di dare risposte concrete". Il sindaco promette anche rimborsi.