Sos medici di base in provincia. Nonostante i rinforzi i conti non tornano ancora

Lecco, su 190 camici bianchi che dovrebbero prestare servizio ne mancano nove. Il direttore sanitario di Ats: "Problema regionale e nazionale, pesano i pensionamenti". .

LECCO

Arrivano i rinforzi, ma non bastano. Nonostante il reclutamento dei rimpiazzi, migliaia di lecchesi restano senza medico di base. Su 190 che dovrebbero prestare servizio in provincia, ne mancano all’appello 9, 3 tre in più dell’anno scorso.

Il bilancio sarebbe ancora più negativo se non fosse appunto per l’ultima infornata di 18 camici bianchi, di cui molti però prestavano già servizio come provvisorio. Si è riusciti a reclutare un nuovo medico per pazienti di Varenna e Perledo, ma non di Colico, Bellano, Dervio, Dorio, Esino, Sueglio, Valvarrone e Varenna dove ne occorre un altro. Nonostante un nuovo arrivo, manca un altro dottore pure per l’ambito di Casargo, Crandola, Margno, Pagnona, Premana, Ballabio, Barzio, Cassina, Cremeno, Moggio, Morterone, Cortenova, Introbio, Parlasco, Pasturo, Primaluna e Taceno. A Lecco e nell’ambito di Costa Masnaga, Bulciago e Nibionno, rispettivamente le 3 e le 6 tre new entry per ora bastano a tamponare la situazione, mentre a Bosisio, Cesana, Rogeno e Suello, come a Calolzio, Carenno, Erve, Monte Marenzo e Vercurago non si sono fatti avanti candidati per occupare i 2 studi liberi. Sono stati nominati pure i nuovi medici che mancavano a Pescate e ad Annone, Castello, Dolzago, Ello, Garbagnate, Molteno, Oggiono e Sirone, tuttavia non sono stati trovati né due sostituti disposti ad occuparsi dei pazienti di Robbiate e Verderio né altrettanti per gli assistiti di Merate. Per Barzanò, Barzago, Casatenovo, Cassago, Cremella, Missaglie, Monticello, Sirtori e Viganò è stato invece trovato solo un medico sui 2. Più fortunati i pazienti di Olgiate, Brivio, Airuno, Calco, La Valletta e S.ta Maria Hoè, smistati tra i 4 nuovi camici bianchi che hanno preso il posto dei 4 che mancavano. "Nuove assegnazioni che forniscono una boccata d’ossigeno in un contesto che vede una progressiva carenza di medici di medicina generale diffusa a livello nazionale – commenta Aldo Bellini (nella foto), direttore sanitario di Ats Brianza -. Le molteplici cessazioni, soprattutto per pensionamento, hanno costretto a trovare soluzioni diversificate". Daniele De Salvo