
La scelta del sindaco divide Palazzo Bovara
Lecco, 24 dicembre 2015 - Del Missier sarà il nuovo dirigente comunale responsabile degli Affari generali. O almeno così è stato deciso dal sindaco Virginio Brivio. Ora tocca al manager accettare o declinare l’offerta. Come già anticipato nei giorni scorsi, è stato scelto il 50enne, di area ciellina, prima uomo di Roberto Formigoni e ora nell’orbita di Forza Italia, con una carriera spesa interamente nel mondo della sanità. Una mossa in realtà non passata sotto silenzio dalle Rsu di Palazzo Bovara che proprio ieri pomeriggio hanno espresso contrarietà alla modifica del regolamento sui compensi extra, giudicato dai sindacalisti «ad personam».
Ma la notizia della nomina è giunta proprio a quel tavolo, spulciando la determina dirigenziale del sindaco giovedì scorso, a seguito del decreto firmato da Brivio con la nomina di Stefano del Missier. «Non sapevamo nulla, questo ci ha colto di sorpresa» spiega Doriana Tanzi, coordinatrice delle Rsu. Il primo cittadino si difende: «Non si tratta ancora dell’assunzione, che comunicherò appena avremo il suo ok, ma è l’ufficializzazione della scelta. Ora attendiamo la sua risposta». In merito al silenzio con cui è passato questo provvedimento, soprattutto tra i sindacalisti, il sindaco risponde con una mezza battuta: «Si vede che non hanno letto attentamente il sito internet del Comune, dove viene pubblicato tutto per questioni di trasparenza».
E il Pd difende l’operato del suo maggiore esponente. «La nomina dei dirigenti è di sua competenza – afferma il segretario cittadino del Pd, Giovanni Fornoni –. Ha fatto una selezione autonoma e ha scelto. Noi, nell’assemblea della direzione del partito, abbiamo parlato delle nomine, ma è corretto che la politica non entri in queste questioni. L’incarico è strettamente collegato al sindaco e quindi avrà un pieno coinvolgimento nella realizzazione degli obiettivi. È vero, pare non abbia esperienza nella macchina comunale, ma ha svolto mansioni in enti anche più grossi». «Segnaleremo questa delibera all’Anac-Agenzia nazionale anticorruzione – conclude Italo Bonacina, segretario Fpl-Uil –, vogliamo vederci chiaro».