Lecco, segregata in casa e picchiata: scappa e chiede aiuto ai passanti

La vittima è una 29enne fuggita dal marito e soccorsa in centro città. Scatta il codice rosso

I soccorsi

I soccorsi

Lecco, 24 novembre 2019 - Stuprata per mesi e prigioniera in casa propria. A essere violentata e sequestrata è stata una straniera di 29 anni mentre il suo aguzzino sarebbe il marito 37enne, anche lui straniero del Marocco, un cuoco di professione che l’avrebbe seviziata anche con gli arnesi del suo mestiere, come affilati e lunghi coltelli da cucina. Il covo dove lui l’avrebbe rinchiusa abusando di lei è invece l’appartamento di un condominio del centro di Lecco dove abitavano. L’altra notte, al termine dell’ennesima aggressione per strapparle con le botte quell’amore che lei non avrebbe mai voluto concedergli, è però riuscita a liberarsi, scappare da quell’anonimo alloggio popolare trasformato in cella e correre in strada, il più lontano possibile da quell’inferno per poter finalmente chiedere aiuto a qualcuno. La 29enne è stata trovata e soccorsa in stato confusionale e soccorsa dai sanitari del 118 con i volontari della Croce rossa in corso Martiri della Liberazione.

«Vi prego, salvatemi per favore», ha implorato in lacrime, in evidente stato di choc, con ancora evidenti addosso i segni delle recenti violenze. Dopo le prime cure è stata trasferita d’urgenza al vicino ospedale Alessandro Manzoni, dove è stata ricoverata in osservazione. La donna ha raccontato di essere fuggita da un incubo che durava ormai da parecchio, almeno dall’inizio della primavera scorsa, quando il marito ha cominciato a maltrattarla, insultarla minacciarla di morte, picchiarla, massacrarla di botte, in una escalation di brutalità e orrore sempre crescente, rinchiudendola in casa per impedirle di fuggire e denunciarlo. Sono stati immediatamente informati i carabinieri del comando provinciale che a loro volta hanno allertato il pm di turno incaricato del caso che ha attuato tra le prime volte in provincia la procedura del codice rosso. In attesa di tutti gli accertamenti del caso e di eventuali provvedimenti il marito è stato denunciato a piede libero per violenza sessuale aggravata e maltrattamenti in famiglia, lei, una volta dimessa, ha trovato rifugio altrove, in un luogo segreto e protetto.