REDAZIONE LECCO

Rogo doloso allo sfasciacarrozze, c’è il volto degli attentatori

Paderno d’Adda, i responsabili del furioso incendio sono stati ripresi dalle telecamere nonostante le precauzioni

Le telecamere hanno immortalato chi, nella notte tra domenica e lunedì, ha trasformato uno sfasciacarrozze di Paderno in un inferno di fuoco, rottami incandescenti, fumo e aria tossica.

Gli autori di quello che sembra essere stato un vero e proprio attentato incendiario pare siano stati “catturati” da alcuni dei numerosi occhi elettronici installati in zona, sebbene siano passati dalla vicina linea ferroviaria Milano–Bergamo via Carnate per raggiungere dal retro l’autodemolizioni di via delle Brigole. Nonostante l’accortezza non sarebbero riusciti, infatti, a evitare né le telecamere del sistema di videosorveglianza comunale, né dei sistemi di sicurezza a circuito chiuso delle diverse attività dell’area industriale.

L’incendio è stato appiccato in più punti, utilizzando probabilmente combustibile e accelerante, perché le carcasse delle macchine accatastate sul piazzale esterno della “Pro.geo car” erano tutte bonificate: gli addetti alla rottamazione avevano eliminato e rimosso batterie, carburante, olio e altro materiale e liquidi potenzialmente pericolosi. Anche per questo gli investigatori sono convinti che sia questione seria, non l’azione di un piromane. "Non abbiamo mai avuto problemi con nessuno, nemmeno abbiamo mai ricevuto minacce", ribadisce il proprietario dell’attività, tra i primi ad accorrere sul posto insieme ai soccorritori dei Vigili del fuoco del distaccamento di volontari di Merate e del Comando provinciale di Lecco. "Controlliamo che tutto sia a posto ogni giorno, anche durante i festivi e nei fine settimana – aggiunge uno dei dipendenti -. Anche domenica avevo verificato che non ci fosse alcun tipo di problema". Daniele De Salvo