Rivoluzione al Bione . Si cerca energia dal sole. La piscina chiude un mese

Lecco, al via la realizzazione dell’impianto fotovoltaico al centro sportivo . Abbattimento dei costi e dell’impatto sull’ambiente: progetto da 740mila euro .

Rivoluzione al Bione . Si cerca energia dal sole. La piscina chiude un mese

Rivoluzione al Bione . Si cerca energia dal sole. La piscina chiude un mese

Alla piscina del centro sportivo Bione di Lecco, stanno per partire i lavori di efficientamento energetico, con l’installazione dei pannelli. Il 9 aprile è previsto il lotto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica e termica, all’interno del più ampio progetto che include la sostituzione del generatore di calore con un sistema di regolazione di ultima generazione, nuove pompe di tipo elettronico e il relamping della zona delle vasche, degli spogliatoi, dei bagni e di altri locali. L’approvazione del progetto esecutivo, e il conseguente affidamento dei lavori, risale a giugno 2023, per interventi, del costo complessivo di 740mila euro, finanziati da Regione Lombardia per quasi 450mila euro, e con risorse dell’Ente per la restante parte. Per contro, l’impianto ridurrà sensibilmente i consumi di metano legati alla produzione di acqua calda sanitaria e sarà inoltre connesso ai circuiti del riscaldamento, garantendo un risparmio in termini di costi di gestione e un beneficio ambientale. Una volta terminati, porteranno alla creazione di un sistema di integrazione solare costituito da 18 pannelli termici posati sulla copertura della piscina. Il nuovo impianto ridurrà sensibilmente i consumi di metano legati alla produzione di acqua calda sanitaria e sarà inoltre connesso ai circuiti del riscaldamento. Per consentire questo lotto di lavori, la piscina del centro sportivo comunale resterà chiusa al pubblico indicativamente dal 9 aprile al 5 maggio.

"È un intervento importante che giunge alla fase più delicata – dice l’assessore al patrimonio e lavori pubblici del Comune di Lecco Maria Sacchi -. Per tentare di mitigare l’impatto sull’utenza, abbiamo valutato, con impresa e gestore, la possibilità di ridurre la fascia oraria di apertura, alternando lavori e utilizzo, ma la tipologia degli interventi previsti, non lo ha consentito. Ugualmente, le tempistiche stringenti del bando non permettevano di differire i lavori nella stagione estiva 2024, poiché gli stretti tempi di rendicontazione avrebbero potuto comportare la perdita del contributo".

Pa.Pi.