Riciclaggio. Tutti assolti dopo 10 anni

Il processo legato all'operazione Shiva della Guardia di Finanza a Sondrio si conclude con l'assoluzione di tutti gli imputati e la restituzione dei beni sequestrati, dopo anni di indagini e udienze.

"È la fine di un incubo e di sofferenze durati anni" ha dichiarato Placido Bonolini, ritenuto capo dell’organizzazione a delinquere al centro di quello che è stato uno dei processi più lunghi che si ricordino in Valtellina: quello legato all’operazione Shiva della Guardia di Finanza che nel dicembre del 2013 vide l’arresto di sei persone con l’accusa di riciclaggio, frode fiscale e usura, la denuncia di altri 21 ed il sequestro di tutti i beni mobili ed immobili delle 27 persone coinvolte a vario titolo, per un totale di 250 milioni di euro. Le Fiamme gialle sequestrarono 191 immobili e 140 terreni per un valore complessivo di 17,5 milioni di euro, proprietà intestate a 19 persone fisiche e a 18 società operanti nell’edilizia e nel commercio di materiale ferroso, aventi sede nelle province di Brescia, Pavia, Sondrio e in territorio francese. Martedì, dopo un processo iniziato nel 2017 - decine di udienze, decine e decine di testimoni, migliaia di documenti - il Tribunale collegiale penale di Sondrio ha chiuso prosciogliendo tutti e disponendo la restituzione di quanto in sequestro.