ANGELO PANZERI
Cronaca

Ricatti hard, tre giovani condannati

La vittima è un dirigente di banca. Il 24enne a capo della banda ha organizzato la trappola dai domiciliari

Nel terzetto c’era anche una ragazza che usava il suo fascino

Lecco - Ricatti hard nei confronti di un dirigente di banca di Cantù, condannati tre giovani. Il presunto capo della banda Norberto Beretta Fumagalli, 24 anni, residente a Missaglia, è già in carcere a Lecco dove sta scontando una precedente condanna a 4 anni e 8 mesi, per episodi analoghi del 2019 nei confronti di due sacerdoti, uno della provincia di Monza e Brianza e uno della Bergamasca, che avrebbero fruttato circa 16mila euro, e uno nei confronti di una donna, che avrebbe versato una cifra di 80mila euro. Oltre a Norberto Beretta Fumagalli, ieri sono finiti davanti al giudice delle udienze preliminari del tribunale di Lecco, Paolo Salvatore, altri due giovani brianzoli: Stefano Tatti Carozzi, 21 anni di Monticello Brianza e Jasmine Boumazda, 20 anni, residente a Briosco. I tre sono accusati di ricatti a sfondo sessuale nei confronti del bancario. 

Su un sito di incontri hanno pubblicato un annuncio, il bancario risponde e fissa l’appuntamento con la ragazza, che è la 20enne brianzola. L’incontro – che avviene in una parcheggio pubblico – viene filmato e fotografato dagli altri due e nei giorni successivi il 40enne bancario – parte lesa che si è costituito parte civile – viene raggiunto da telefonate in cui vengono richiesti soldi per evitare di inviare foto e filmati alla compagna. Il bancario non si perde d’animo e inizia a versare tre tranche da 750, 850 e 600 euro alla banda. In un’occasione viene anche raggiunto telefonicamente da un 59enne – residente a Monza – che si spaccia per il padre della ragazza che ha incontrato. Nell’ottobre scorso il bancario – stanco dei continui ricatti – presenta una denuncia e l’indagine viene affidata ai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Merate e alla Polizia locale di Cantù che in breve tempo risalgono alla banda.

Dall’indagine è emerso che Norberto Beretta Fumagalli stava scontando una pena precedente ai domiciliari e usciva tranquillamente dalla sua abitazione, organizzando il ricatto hard. Ieri i difensori dei tre giovani hanno chiesto e ottenuto il rito abbreviato: il Pm Andrea Figoni ha chiesto 5 anni di reclusione per Norberto Beretta Fumagalli, 3 anni per Stefano Tatti Carozzi e 2 anni e 8 mesi per Jasmine Boumazda, mentre il Gup Paolo Salvatore ha inflitto 4 anni e 8 mesi per Norberto Beretta Fumagalli, escludendo le aggravanti, 2 anni e 4 mesi per Stefano Tatti Carozzi e 2 anni e 2 mesi per la giovane di Briosco, pena sospesa per gli ultimi due. L’avvocato Stefano Mandelli, difensore di Norberto Beretta Fumagalli, si è dichiarato soddisfatto per l’esclusione dell’aggravante e attende le motivazioni che saranno depositate entro 30 giorni. Nel frattempo Norberto Beretta Fumagalli sta scontando nel carcere di Lecco la prima condanna inflitta dai giudici del tribunale di Monza per le estorsioni a sfondo sessuale nei confronti di due sacerdoti e una donna. In cambio del silenzio la banda chiedeva ingenti somme di denaro, che permettevano a Norberto Beretta Fumagalli di possedere auto di lusso e di avere un alto tenore di vita. Per il 24enne di Missaglia si è aggiunta ora la seconda condanna di altri 4 anni e 8 mesi, che continuerà a scontare tra le mura del penitenziario lecchese.