Caso Gilardi, il prof buono: "Voglio tornare a casa". Ma è scontro sulle dichiarazioni

Airuno, si è svolto l’incidente probatorio per ascoltare il prof in pensione che non accetta il ricovero

Il prof Carlo Gilardi, 90 anni

Il prof Carlo Gilardi, 90 anni

Airuno, 16 febbraio 2021 - «Il mio desiderio è morire nella mia casa di Airuno e non a Brivio dove ho la residenza o in questa struttura". Carlo Gilardi, 90 anni, professore in pensione, ospite dal 27 ottobre della Rsa Airoldi e Muzzi di Lecco è stato sentito per oltre tre ore nell’incidente probatorio disposto dal Giudice delle udienze preliminari Salvatore Catalano. Grande era l’attesa e davanti alla struttura per anziani erano presenti gli agenti della Polizia per sorvegliare e garantire la sicurezza. Una manciata di minuti dopo le 14 è iniziato l’incidente probatorio, alla presenza del giudice Salvatore Catalano, del pm Andrea Figoni, e degli avvocati Elena Barra, amministratore di sostegno; Stefano Pelizzari, che assiste Carlo Gilardi, e Andrea Artusi, Agnese Cattaneo e Nicolas Pistollato legali delle 7 persone indagate per circonvenzione di incapace. Era presente anche il consulente tecnico, nominato da una difesa degli indagati e rappresentata dalla dottoressa Maria Grazia Calzolari di Como.

Il professor Gilardi ha risposto a tutte le domande della difesa degli indagati che hanno notato una precisa rispondenza e temporaneità dei fatti raccontati dal Gilardi nelle risposte durante l’incidente probatorio. Inoltre è stato sentito dal pm Andrea Figoni, che ha integrato gli atti già a disposizione del Gup con alcune missive che il professore di Airuno aveva inviato ai carabinieri di Brivio, prima di essere ricoverato nella struttura per anziani di Lecco. Il riferimento era alle donazioni e agli aiuti alle persone che Carlo Gilardi ha fatto durante la sua vita: "Ho sempre aiutato chi aveva bisogno", è una delle sue frasi pronunciate anche ieri. Ha inoltre espresso risentimento nei confronti della sorella, che avrebbe sollevato il caso degli aiuti ai bisognosi. Ma su alcuni casi il pm Figoni ha mosso delle contestazioni per dichiarazioni differenti rispetto alle missive. Un’integrazione degli atti è stata fatta dall’avvocato Stefano Pelizzari che, nell’udienza del 2 febbraio scorso, si è costituito parte civile nell’interesse di Carlo Gilardi. Ora si attendono le conclusioni, poi l’udienza preliminare del 27 aprile.